Un compromesso con la Uefa: può essere questo l'obiettivo del Milan per quanto riguarda i procedimenti in corso per le violazioni del Fair Play Finanziario. Già, perché la decisione della camera giudicante Uefa di attendere il verdetto del Tas per il procedimento relativo al triennio 2014/2017 non ha fatto felice nemmeno i rossoneri oltre al Toro, che sarebbe stato ripescato in caso di esclusione del club milanese dalle coppe europee. L'accordo stragiudiziale è quindi la seconda possibilità che può dare al Torino speranze di ripescaggio: esaminiamola nel dettaglio, dopo aver fatto lo stesso con l'ipotesi procedura di urgenza.
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Tas-Milan, ipotesi accordo stragiudiziale: rossoneri al lavoro
Il punto / I rossoneri cercano di raggiungere un compromesso con la Uefa, con il Toro che osserva interessato gli sviluppi della vicenda
PAREGGIO DI BILANCIO 2021 - Sarà anche vero che la decisione dell'Uefa potrebbe garantire ai rossoneri la partecipazione alla prossima Europa League - il cui preliminare che vedrà impegnata la prima squadra italiana, la Roma, è fissato per il 25 luglio - ma il vero obiettivo del Milan, secondo quanto riportano le cronache che arrivano da casa Milan, è un altro. I rossoneri vorrebbero infatti ottenere più tempo per raggiungere il pareggio di bilancio, attualmente richiesto al 30 giugno 2021. Nel caso in cui il club di via Aldo Rossi non dovesse infatti arrivare in pari, scatterebbero due anni di esclusione dalle competizioni europee. Un rischio che il Milan vorrebbe assolutamente evitare ed è proprio per questo che, lo scorso dicembre, si appellò per la seconda volta al Tas di Losanna.
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ACCORDO STRAGIUDIZIALE - I rossoneri vorrebbero infatti realizzare un compromesso con la Uefa che possa comprendere il procedimento relativo al triennio 2014/2017 e quello relativo al triennio 2015/2018. Ed il codice del Tas, al punto R42, conferma che "in ogni momento è possibile la risoluzione di una disputa tramite conciliazione; ogni soluzione può essere incorporata in un lodo arbitrale su consenso delle parti“. Il Milan e la Uefa, in pratica, potrebbero proporre al Tas una soluzione di compromesso che potrebbe essere ratificata dopo la verifica della sua congruità e del rispetto delle regole del Fair Play Finanziario. E un eventuale compromesso andrebbe inevitabilmente ad influenzare la pronuncia in sospeso per quanto riguarda le violazioni del FPF relative al triennio 2015-2018. Perché l'obiettivo del Milan, in conclusione, sarebbe quello di "incorporare" le due sentenze, cercando soprattutto di ottenere più tempo per il raggiungimento del pareggio di bilancio.
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ULTIMA OCCASIONE PER IL RIPESCAGGIO - Come già illustrato, l'approdo in rossonero di un dirigente del calibro di Boban, per tre anni Vice Segretario Generale della FIFA, non può che aiutare a raggiungere un simile tipo di compromesso. Ed il Toro, in tutto questo, è spettatore interessato perché il Milan potrebbe anche accettare un'esclusione dalla prossima Europa League pur di bloccare i monitoraggi Uefa sui bilanci di esercizio del passato ottenendo al contempo un margine di tempo più favorevole per raggiungere il pareggio di bilancio. Ed è proprio questo il punto chiave: perché si possa giungere ad un accordo stragiudiziale, entrambe le parti devono essere favorevoli. Considerando inoltre che il Tas non ha in programma udienze sul Milan fino ad agosto, l'ipotesi di un accordo stragiudiziale rimarrebbe insomma la principale possibilità per il Toro di essere ripescato in Europa League.
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