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Tenere l’allenatore per centrare il risultato

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

 

Adesso arriva la pausa e il Toro si può concedere qualche giorno di riposo e relax, poi si ricomincerà a fare sul serio. Il cambio di panchina non...

di Edoardo Blandino

"Adesso arriva la pausa e il Toro si può concedere qualche giorno di riposo e relax, poi si ricomincerà a fare sul serio. Il cambio di panchina non è stato proficuo e qualche media ipotizza già una sua panchina a rischio. Difficile, anche se non impossibile, che sia così. Cairo ha scelto Beretta e mandarlo via dopo poche partite sarebbe l’ennesimo errore della sua gestione. Il presidente incapperebbe nello stesso sbaglio commesso in tutti questi anni: l’esonero. E poi, cacciare il tecnico milanese significa dover trovare un sostituito, o richiamare Colantuono. In entrambi i casi di ci sarebbe un’altra ammissione di colpa.

"Il Toro sta ripercorrendo le orme del Palermo di Zamparini, uno dei pochi presidenti che è riuscito ad esonerare più allenatori di quanti siano stati gli anni alla guida del club. Ma Cairo non è stato da meno fino ad oggi: la media di due cambi e mezzo di panchina a stagione è notevole. Tralasciando un attimo il primo anno vediamo come De Biasi sia stato sostituito da Zaccheroni alla vigilia dell’inizio del campionato di A, il quale a sua volta è stato esonerato per richiamare il tecnico precedente. L’anno successivo Novellino ha salutato la squadra a metà aprile per far posto ancora una volta a De Biasi. Ma il mister di Sarmede è saltato a dicembre in favore, di nuovo, di Novellino. Monzon, però, non è durato a lungo: verso fine marzo ha salutato definitivamente l’ambiente granata e sulla panchina del Toro si è seduto Camolese. In Serie B, in questo campionato, ha iniziato Colantuono, eppure già a fine novembre ha perso il lavoro.

"Partendo da questi presupposti sembra che il povero Beretta abbia le ore (ops, giornate) contate. Però, se facciamo un attimo un passo indietro e torniamo alla prima stagione di B, notiamo qualcosa di interessante. Con l’inizio del nuovo anno, il Toro era entrato in crisi. La squadra era stata costruita di fretta con la maggior parte dei giocatori svincolati e la dirigenza era intervenuta nel mercato di riparazione. Erano passati addirittura sette turni senza vincere e la squadra era uscita dalla zona playoff. La sconfitta esterna col Piacenza aveva fatto rumoreggiare il pubblico e in molti chiedevano la testa di De Biasi. Eppure Cairo gli ha dato fiducia ed il mister ha centrato l’obiettivo. Chissà se nei piani alti se lo ricordano ancora…

"(Foto: M. Dreosti)