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"La Coppa Italia è più di uno svago per il Torino, che in un'annata come quella corrente può davvero puntare a fare bene nella competizione. Più di tre mesi dopo la prima partita contro la Pro Vercelli, ora sulla strada di Mihajlovic e ragazzi si pone il Pisa, proveniente da un momento difficile con pochi precedenti, privo sostanzialmente di società e attaccato alla figura carismatica di Gennaro Gattuso, ma che proverà comunque a regalarsi la gloria al Grande Torino. Abbiamo parlato di questo e altro con Antonio Tognoli, direttore responsabile di Pisanews. Ecco cosa ci rivelato dell'ambiente nerazzuro.
"Antonio, il momento difficile del Pisa ha radici profonde. Sabato la vittoria pesante contro il Trapani, ed è scappata pure qualche polemica di troppo. Qual è stata la sensazione al 90'?
"Liberazione. Erano 550 minuti che il Pisa non segnava, dal 24 settembre non si vinceva. Si è tirato un sospiro di sollievo per tre punti che consentono di uscire dalla zona playout. L'obiettivo stagionale è la salvezza, dopo un buon inizio causato dall'entusiasmo per il ritorno di Gattuso. La squadra con il tempo ha risentito dei tanti fattori negativi: quello che c'è stato è un calo fisiologico. Comunque la squadra ha dei valori, come dice Gattuso, è orgogliosa e interpreta cosa il suo tecnico le insegna in settimana. 18 punti sono un miracolo; la salvezza sarebbe uno scudetto.
"Qual è il clima in vista della trasferta al Grande Torino? Quali sono le prospettive sulla società?
"La partita arriva nel momento peggiore, la prossima settimana c'è un altro scontro decisivo in chiave playout con la Pro Vercelli, la squadra e l'ambiente sono concentrati su quello e sul campionato. Il Pisa avrebbe potuto creare problemi arrivando in un'altra situazione. Prevale la sfiducia, qualcuno ci spera - pochi - però Gattuso non vuole perdere neanche a boccine. Quindi la squadra non scenderà in campo per perdere, ma sarà uno scontro non alla pari. Dispiace questo, perché con la squadra dello scorso anno e meno squalificati ce la si poteva giocare. Il Toro, poi, è in ottima forma, anche dovesse scendere in campo con le riserve. Per quanto riguarda la società, ora stanno trattando la cessione ai Corrado, ma è da questa estate che vogliono vendere.
"Quale il granata temuto di più, tra quelli che probabilmente scenderanno in campo?
"Nel Toro Maxi Lopez, è il giocatore che più ho visto e conosco. È il più talentuoso, quello che spicca di più in una squadra in cui sono tutti forti. Mi fa un grosso piacere rivedere Padelli, l'unico ex tra i giocatori.
"Mihajlovic e Gattuso: due allenatori parecchio simili, per la loro capacità di far gravitare ed esaltare l'ambiente attorno alla loro vulcanica personalità. Cosa ne pensi?
"Due caratteri molto forti, due allenatori grintosi. Vedo il riproporsi della sfida tra Cosmi e Gattuso di sabato scorso. Gattuso conosce i grandi palcoscenici, Mihajlovic ha già disputato stagioni in panchine importanti. Scontro tra due belle rocce. Gattuso è venuto qui, si è rimboccato le maniche, si è dimostrato uno di noi con tifosi, stampa e tutti. Non si è messo su un piedistallo. Gattuso in questo momento è Pisa: fa team manager, relazione esterne, allenatore, tutto. Trascina la gente e noi giornalisti.
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