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Torino, 10 marcatori diversi e 6 gol dai subentrati: la rosa offre garanzie
Il Torino ha raccolto sin qui meno di quello che meritava e probabilmente meno di quello che potrebbe ottenere vista la squadra a disposizione. I troppi infortuni sono stati un ostacolo per una rosa che, se tutti i giocatori sono a disposizione, offre adeguate garanzie. Quest'affermazione è supportata dai numeri. Ad esempio, nessuno ha fatto meglio di Torino e Inter dal punto di vista realizzativo con i giocatori subentrati dalla panchina. Sono infatti maturati già sei gol da giocatori pescati a partita in corso. Con i ricambi i granata hanno evidenziato di poter modificare l'andamento della gara in corso d'opera, soprattutto inserendo forze fresche in zone nevralgiche del campo come la trequarti e l'attacco. A fasi alterne Juric non ha mai però potuto realmente contare su tutti gli effettivi nè in avanti nè sulla trequarti e questo ha sicuramente ostacolato la strategia dell'allenatore.
INTERCAMBI - Un altro dato che certifica una certa intercambiabiltà sotto porta riguarda il numero di giocatori che hanno siglato almeno una rete fino a questo momento. Sono ben dieci i marcatori granata. Gli ultimi che si sono inseriti, prima della sconfitta di La Spezia, sono stati Wilfried Singo e Dennis Praet, entrambi in rete nel match interno contro la Sampdoria. Questi dieci marcatori dopo dodici gare di campionato rappresentano un record in casa Torino. Da quando la Serie A si gioca a girone unico – cioè dalla stagione 1929/1930 – il Torino non aveva difatti mai segnato con così tanti calciatori differenti nelle prime dodici giornate. Il rovescio della medaglia è il seguente: non c'è finora nel Torino un vero e proprio bomber che svetta su tutti gli altri.
ROSA - L'assenza prolungata di Andrea Belotti ha sicuramente inciso, così come la minor prolificità sotto porta di Antonio Sanabria rispetto al "Gallo". Il paraguaiano si inserisce perfettamente nello scacchiere tattico di Juric ma in fase realizzativa ha lasciato in alcuni casi a desiderare. A quota due reti, insieme ai due attaccanti principi del Torino, ci sono anche Tommaso Pobega, che conferma come nel gioco di Juric i centrocampisti abbiano diverse opportunità anche offensive grazie ai loro inserimenti, Josip Brekalo e Marko Pjaca. Quest'ultimi due sono stati ostacolati da alcuni acciacchi muscolari (Pjaca su tutti) e non sono potuti scendere in campo con regolarità. Gleison Bremer, Simone Verdi e Sasa Lukic completano il quadro dei marcatori e hanno tutti siglato un gol, proprio come i già citati Singo e Praet. In conclusione, questi numeri ci dicono che la rosa del Torino è sufficientemente profonda nel caso in cui tutti stiano bene e le frecce nella faretra di Juric sono parecchie e variegate. La variabile infortuni, comunque, ha giocato e giocherà un ruolo determinante.
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