Torino, 17 gol subiti nei 15′ finali. Juric: “Non sono riuscito a risolvere”

Il campionato di Serie A è terminato e, come di consueto, è tempo di bilanci, prima di gettarsi nel vischioso mondo del calciomercato, che terrà banco per tutta l'estate. La stagione del Torino è stata senza ombra di dubbio buona, con 50 punti realizzati, un'identità ritrovata grazie al lavoro di Juric e il ritrovamento della parte sinistra della classifica. In questo contesto positivo, ci sono però degli aspetti che vanno prima studiati a fondo e poi migliorati, per permettere alla squadra granata di concretizzare tutte le proprie potenzialità. Uno di questi aspetti è legato ai gol subiti nel finale di partita, che sono stati una triste costante per tutta la stagione.

17 GOL- Il Torino ha chiuso la sua annata con la quarta difesa del campionato, una difesa "da Champions League" verrebbe da dire. Ma il dato che spaventa è quello che riguarda gli ultimi 15 minuti di partita, nei quali il Toro ha subito 17 gol, vale a dire il 41% totale delle reti subite. Nella restante parte delle varie partite, la squadra di Juric ha subito solo 24 reti. Parlando anche dei primi tempi, i gol subiti sono solo 15, dato che indica una tendenza della squadra ad avere un approccio alla partita particolarmente buono e propositivo, salvo poi rovinare tutto nell'ultimo quarto d'ora.

PROBLEMA - "Quello che invece ho patito e sofferto sono stati i gol presi alla fine, tante volte inspiegabili. A volte ci ho pensato, mi sono chiesto se sto sbagliando qualcosa. E non siamo riusciti a rimediare. C’è stata anche sfortuna, ma troppe volte siamo stati penalizzati subendo gol alla fine e perdendo punti”. Queste sono state le parole di Juric alla fine del suo campionato, in cui anche lui ha individuato questo macro-problema, faticando però a trovare una soluzione. Ciò che dice il tecnico è corretto: ci sono stati tanti episodi, tra cui la sfortuna, ma soprattutto molti errori individuali. Guardando invece ad inizio campionato, gli errori di Djidji contro Lazio e Venezia (due rigori provocati al 90') sono costati quattro punti nel giro di due gare.

NON SOLO SFORTUNA - La distrazione e l'ingenuità hanno pesato: si ricordano anche le palle perse da Sanabria contro l'Inter e da Pellegri contro la Lazio, che hanno dato il via alle azioni da gol avversarie. Su questo aspetto ci dovrà essere un lavoro articolato di Juric: per prima cosa andrà gestita la parte emotiva, che ha già avuto dei miglioramenti in questo finale di campionato (a Verona, ad esempio, la squadra ha retto bene, non rischiando mai di disperdere il gol di vantaggio). In più bisognerà fare un lavoro specifico sulle scelte dei minuti finali, per evitare "colpi di testa" che possono costare molto cari. Riuscendo a migliorare questo aspetto, il Toro potrebbe permettersi di sognare molto più in grande: senza i gol subiti negli ultimi minuti, quest'anno i granata avrebbero potuto concorrere per un piazzamento europeo.