- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo
A due giorni dal boato che scosse la città di Torino, il 6 maggio del 1949 la società granata e la città intera dovette fare i conti con la realtà: quello schianto contro la Basilica di Superga, il 4 maggio 1949, ha portato via la vita di 31 persone, che erano nel pieno culmine del loro successo e che avrebbero potuto scrivere ancora una parte della storia. Il 6 maggio di quell'anno, nel centro della città vennero celebrati i funerali dei 31 caduti, riunendo nella piazza più di mezzo milione di persone - circa 600.000 erano i presenti alla funzione - tra le lacrime e il ricordo di quello che era il Grande Torino. Tra tutte quelle persone, erano presenti anche le delegazioni di tutte le squadre italiane e alcune anche straniere, il presidente della Federazione Italia Giuoco Calcio - Ottorino Barassi - che ricordò, con un appello, tutti i nomi dei caduti. Parte dei feretri venne trasportata al Cimitero Monumentale, parte nei loro luoghi di nascita, ma nella memoria di tutti sono un'unica grande squadra, gli Invincibili.
© RIPRODUZIONE RISERVATA