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Torino, a Genova ora o mai più

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L’editoriale di Gino Strippoli / A Marassi l’ultima speranza per l’Europa
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Si è arrivati al guado! Quando si deve saltare per non affondare bisogna farlo e questo deve fare il Torino oggi a Genova contro i rossoblu. Una partita che si preannuncia una battaglia perché il Grifone non è messo bene in classifica ed un eventuale scivolone lo porterebbe a vedere avvicinarsi le contendenti per la retrocessione, inoltre i tifosi genoani hanno annunciato di voler disertare  la gradinata: tutti fuori! Questo è il  messaggio  della tifoseria organizzata. Tutti contro il patron Preziosi. Uno stadio quindi senza striscioni, senza tifosi, senza bandiere e senza incitazioni alla squadra.

Per contro il Torino avrà al suo seguito sempre la Maratona itinerante, instancabile come sempre nel seguire Belotti e compagni, sebbene gli ultimi risultati non siano stati proprio soddisfacenti cosi come le prestazioni in campo. In ogni caso il Toro è ancora in corsa per l’Europa, ma oggi deve decidere se diventare grande squadra o rimanere sempre quella compagine che da anni si assesta tra l’8 e il 12 posto.

Miglioramenti rispetto alle passate stagioni ci sono stati sicuramente ma è ora di diventare grandi, per poi prepararsi allo scontro in casa contro il Milan.

Quello che deve fare questo Toro è cambiare marcia e riprendere la grinta e il pressing fatto vedere contro la Sampdoria, la miglior prestazione della stagione.

Il ritorno di Belotti è sicuramente un toccasana per l’attacco granata, anche se a Parma nonostante fosse presente ci fu ugualmente una stonatura generale nella fase d’attacco.

Al suo fianco sicuramente agirà Baselli che è in un ottimo momento di forma, mentre a fargli coppia negli inserimenti, potrebbe esserci Parigini, giocatore che ogni volta che è stato impiegato si è fatto sempre trovare pronto ed è fisicamente più prestante di Berenguer. Lo spagnolo potrebbe riposare dopo molte partite giocate da titolare senza per altro eccellere.

Al contrario la situazione del centrocampo granata che oltre a Rincon  vede un Meitè sempre in grossa difficoltà nel giocare i palloni, sembrando talvolta impacciato. Al suo posto scalpita il meno fisico Lukic, che sicuramente dal punto di vista tattico può fornire un rendimento migliore in mediana.  Ola Aina e Ansaldi dovrebbero presidiare rispettivamente le fasce sinistra e destra, con De Silvestri pronto dalla panchina. Per quanto riguarda la retroguardia nulla da eccepire sulla titolarità di Izzo, Nkoulou e Moretti con Sirigu a guardia della porta.

Molti gli ex genoani tra le fila del Toro: Izzo, Rincon, Moretti, Ansaldi senza dimenticare Falque ancora in fase di riabilitazione dall'infortunio. Una vera colonia che sicuramente farà schiumare rabbia ai tifosi genoani visto il rendimento di questi ragazzi che avrebbero potuto far bene anche nel Genoa se non fossero stati venduti da Preziosi, indebolendo anno dopo anno la squadra.