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Torino: ad Empoli alla prova del nove

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
L'editoriale di Gino Strippoli / I granata giocano per vincere e allontanarsi dalla zona rossa della serie B

Dopo la bella prestazione e la vittoria in Europa League, con una cinquina che può avere il sapore di rivincita per una squadra che ha fatto pochissimi gol in questa stagione , il Torino è atteso a Empoli dalla cosidetta prova del nove ovvero confermare  in terra Toscana la prestazione e la vittoria di pochi giorni fa  in Danimarca.

Inutile nascondersi dietro un dito, la prova contro l'Empoli potrà dire molto sul futuro del Toro in questa stagione e nel massimo campionato. I ragazzi di Ventura devono provare a vincere per allontanarsi dalla zona rossa della serie B. Una sconfitta vorrebbe dire entrare nelle sabbie mobili della retrocessione e si sa bene quanto sia difficile una volta entrati dentro  uscirne fuori.

L'Empoli è squadra  compatta che gioca a imbuto, molto difficile da scardinare e soprattutto molto brava a giocare in ripartenze. Di sicuro il Toro troverà sul campo  avversari  dal livello agonistico importante che ad esempio li ha fatti quasi vincere a Napoli . Ecco perchè il risultato di Copenaghen non deve trarre in inganno. L'Empoli non è il Copenaghen e  il tatticismo italico non è quello praticamente inesistente che esiste nelle competizioni europee, così come occorre ricordare che la squadra danese i tre attaccanti empolesi , Tavano, Maccarone e  Verdi  se li sognano mentre contro il Toro ci saranno.

Occhio a quei tre ma soprattutto all'organizzazione che Sarri ha saputo dare alla squadra.  In Toscana non ci saranno gli spazi larghi come praterie lasciati dai danesi.

Quello che il Toro non dovrò fare sarà quello di reagire dopo aver preso gli schiaffi, così com'è successo  contro il Palermo  e anche con  il Copenaghen, nel senso  che sarebbe meglio più concentrazione dall'inizio  della gara e fare il Toro sin dall'inizio. Perché dover rincorrere sempre il risultato  per errori davvero banali dettati da poca concentrazione?

Ad oggi la coppia meglio assortita dei granata pare essere proprio l'ultima messa in campo da Ventura ovvero Amauri – Martinez. Il primo è l'unico attaccante granata capace di far salire la squadra,  e poi si sacrifica molto in recuperi a centrocampo e in quanto a grinta  e secondo a nessuno, mentre il secondo attualmente è l'attaccante che vede meglio la porta. Quagliarella  escluso. La punta napoletana cresciuta nel Toro, però, pare aver smarrito la via del gol ed in più a centrocampo  non riesce  a tenere palla per far salire i compagni di squadra. Vedremo cosa deciderà Ventura  ma ad oggi la coppia che sembra dare più garanzie è la stessa che ha giocato a Copenaghen.

Senza Vives ancora febbricitante il centrocampo granata dovrebbe vedere in campo il ritorno di Farnerud  con Gazzi e El Kaddouri a comporre il trio dei centrali nella mezza luna mentre sulle corsie esterne  Peres e Darmian paiono  insostituibili. Poche chance di scendere in campo sembra avere lo spagnolo Perez  almeno  dall'inizio.

Quello che dovrà mettere in campo il Toro  contro l'Empoli sarà  massima attenzione a non regalare ghiotte palle agli avversari come ha fatto ultimamente  ma cercare di fare la partita dal primo minuto senza aspettare troppo gli avversari. Quando è il Toro a condurre la partita  le possibilità di uscire imbattuto in ogni partita  aumentano sempre più.