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Dopo la bella prestazione e la vittoria in Europa League, con una cinquina che può avere il sapore di rivincita per una squadra che ha fatto pochissimi gol in questa stagione , il Torino è atteso a Empoli dalla cosidetta prova del nove ovvero confermare in terra Toscana la prestazione e la vittoria di pochi giorni fa in Danimarca.
Inutile nascondersi dietro un dito, la prova contro l'Empoli potrà dire molto sul futuro del Toro in questa stagione e nel massimo campionato. I ragazzi di Ventura devono provare a vincere per allontanarsi dalla zona rossa della serie B. Una sconfitta vorrebbe dire entrare nelle sabbie mobili della retrocessione e si sa bene quanto sia difficile una volta entrati dentro uscirne fuori.
L'Empoli è squadra compatta che gioca a imbuto, molto difficile da scardinare e soprattutto molto brava a giocare in ripartenze. Di sicuro il Toro troverà sul campo avversari dal livello agonistico importante che ad esempio li ha fatti quasi vincere a Napoli . Ecco perchè il risultato di Copenaghen non deve trarre in inganno. L'Empoli non è il Copenaghen e il tatticismo italico non è quello praticamente inesistente che esiste nelle competizioni europee, così come occorre ricordare che la squadra danese i tre attaccanti empolesi , Tavano, Maccarone e Verdi se li sognano mentre contro il Toro ci saranno.
Occhio a quei tre ma soprattutto all'organizzazione che Sarri ha saputo dare alla squadra. In Toscana non ci saranno gli spazi larghi come praterie lasciati dai danesi.
Quello che il Toro non dovrò fare sarà quello di reagire dopo aver preso gli schiaffi, così com'è successo contro il Palermo e anche con il Copenaghen, nel senso che sarebbe meglio più concentrazione dall'inizio della gara e fare il Toro sin dall'inizio. Perché dover rincorrere sempre il risultato per errori davvero banali dettati da poca concentrazione?
Ad oggi la coppia meglio assortita dei granata pare essere proprio l'ultima messa in campo da Ventura ovvero Amauri Martinez. Il primo è l'unico attaccante granata capace di far salire la squadra, e poi si sacrifica molto in recuperi a centrocampo e in quanto a grinta e secondo a nessuno, mentre il secondo attualmente è l'attaccante che vede meglio la porta. Quagliarella escluso. La punta napoletana cresciuta nel Toro, però, pare aver smarrito la via del gol ed in più a centrocampo non riesce a tenere palla per far salire i compagni di squadra. Vedremo cosa deciderà Ventura ma ad oggi la coppia che sembra dare più garanzie è la stessa che ha giocato a Copenaghen.
Senza Vives ancora febbricitante il centrocampo granata dovrebbe vedere in campo il ritorno di Farnerud con Gazzi e El Kaddouri a comporre il trio dei centrali nella mezza luna mentre sulle corsie esterne Peres e Darmian paiono insostituibili. Poche chance di scendere in campo sembra avere lo spagnolo Perez almeno dall'inizio.
Quello che dovrà mettere in campo il Toro contro l'Empoli sarà massima attenzione a non regalare ghiotte palle agli avversari come ha fatto ultimamente ma cercare di fare la partita dal primo minuto senza aspettare troppo gli avversari. Quando è il Toro a condurre la partita le possibilità di uscire imbattuto in ogni partita aumentano sempre più.
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