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Torino, addio a Radonjic: un buon talento che non ha dato abbastanza frutti

Piero Coletta
Radonjic saluta il Torino e torna in patria. Un giocatore che non è riuscito ad esplodere del tutto con la casacca granata

Si avvia verso la conclusione l'avventura al Torino di Radonjic, in procinto di trasferirsi a titolo definitivo alla Stella Rossa. Una storia che di fatto era terminata già da tempo e che è durata nemmeno due anni, visto che il serbo arrivato nell'estate 2022 nella passata stagione è finito fuori dai piani dell'allora tecnico Juric, tanto che durante la sessione di mercato invernale del 2024 è stato ceduto in prestito al Maiorca, che però non ha poi optato per il riscatto. In questa estate nè il Torino nè il giocatore hanno mai pensato di unire nuovamente le proprie strade, tanto che è rimasto fuori rosa da luglio a oggi.

L'avventura di Radonjic al Torino

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Arrivato nell'estate 2022 con la fama di talento irregolare (solo all'Olympique Marsiglia era rimasto per più di una stagione), il serbo ha un impatto immediato sul Torino. Gol all'esordio contro il Palermo in Coppa Italia e rete anche nella gara contro il Monza nella prima giornata della Serie A 22/23. Inizio folgorante dunque per l'ex Benfica, con il Toro che sembrava dunque aver trovato quel giocatore in grado di far fare alla squadra di Juric un salto di qualità. Poi il giocatore ha ben presto confermato la sua discontinuità andando incontro a un calo netto nelle prestazioni. La stagione prosegue dunque a fasi alterne, con alcune gare in cui Radonjic riesce a rendersi protagonista ad altre in cui non riesce a dare qualcosa. La prima stagione termina dunque con quattro reti tra campionato e coppa più altri due assist. Un po' poco per un giocatore che ha delle qualità tecniche comunque importanti.

Radonjic, un anno e mezzo al Toro pieno di alti e bassi

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L'annata successiva ricomincia bene, sembra quella della svolta. Al 94' Radonjic si inventa un gol da solista contro il Genoa neopromosso regalando la vittoria ai suoi, e poi c'è un'altra prestazione sontuosa contro la Salernitana. I presupposti sembrano esserci tutti per una stagione da protagonista assoluto. Poi però succede che il feeling tra il giocatore e Juric viene meno, complice anche il cambio modulo adoperato dal tecnico per ridare stabilità alla squadra granata. Cosa che succederà, dato che il Torino tornerà a navigare in acque tranquille. La storia però tra Radonjic e il Torino arriva al capolinea, con il giocatore che finirà fuori dal progetto complici anche diverse incomprensioni con l'allenatore. Ceduto in prestito in Spagna, non renderà nemmeno lì, tanto da non essere riscattato.

Cosa è mancato al serbo per essere decisivo

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L'avventura del trequartista a Torino lascia molto amaro in bocca. Radonjic aveva e ha delle qualità tecniche importanti, come il dribbling o quella giocata estemporanea capace di ribaltare la sfida. Il gol contro il Genoa nella scorsa stagione è l'esempio più chiaro. La discontinuità, limiti caratteriali e forse l'incapacità di sapersi adattare ad un nuovo sistema di gioco come il 3-5-2 hanno penalizzato fortemente la sua permanenza in granata. Una storia da "poteva essere, non è stato". Così Radonjic saluta il Torino e torna in patria alla Stella Rossa, club che l'aveva lanciato nel mondo dei grandi. I tifosi si ricorderanno di lui soprattutto per il gol al Genoa, ma anche come un giocatore che non è mai riuscito a far vedere tutto il bagaglio tecnico che possiede.