- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
BENEVENTO, ITALY - JANUARY 22: Simone Zaza of Torino celerbates scoring the 2nd Torino goal during the Serie A match between Benevento Calcio and Torino FC at Stadio Ciro Vigorito on January 22, 2021 in Benevento, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Con l’addio a Simone Zaza il Torino volta pagina anche simbolicamente. L’attaccante lucano, arrivato per un’operazione dal valore di 14 milioni complessivi del 2018, è l’emblema degli errori di valutazione compiuti dalla società quando si è tentato di alzare l’asticella delle ambizioni nel modo sbagliato. E’ quel famoso “passo più lungo della gamba” menzionato dal presidente Cairo qualche settimana fa. Niang, Verdi, Zaza: con loro il Torino ha mandato in fumo 50 milioni solo per i cartellini, vanificando da un punto di vista economico quanto era stato fatto di buono sotto la gestione Ventura. Investimenti fatti per “ciliegine sulla torta” che poi non hanno reso per quanto pagati. In particolare per Zaza ci sono da aggiungere circa 7 milioni sborsati per il pagamento dell’ingaggio dal 2018 ad oggi.
Il bilancio dell’avventura di Zaza al Torino, inutile girarci intorno, non può che dirsi negativo. Dal 2018 ad oggi lui ha perso del tutto la Nazionale, mentre il Torino è passato dal lottare per l’Europa allo sfiorare la retrocessione, salvo poi tornare a galla nell’ultimo anno con Juric, che Zaza lo ha defenestrato sin da subito o quasi. Sarebbe però ingiusto dimenticarsi che qualche gol pesante il lucano lo ha realizzato. In particolare, pesarono molto le due doppiette per le rimonte salvezza contro Benevento (diretta concorrente per non retrocedere) e Sassuolo che Simone segnò sotto la gestione Nicola, nei primi sei mesi del 2021. Quattro gol che sono valsi un pezzo importante di quella salvezza, quattro gol senza i quali forse oggi staremmo parlando di tutt’altro. E allora si può in qualche modo pensare che non è stato tutto sbagliato e che un grazie il Torino lo può dire pure a Zaza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA