Dal ritorno in campo all'esordio in Serie A, per poi tornare in Primavera. La presenza di Adopo nelle ultime due partite con la squadra allenata da Marco Sesia non è da vedere come una bocciatura da parte di Moreno Longo. Anzi, l'obiettivo è proprio quello di poter far sì che il ragazzo possa giocare con continuità, così da essere atleticamente pronto quando ci sarà la necessità in Prima squadra. D'altronde a centrocampo il Torino numericamente è sempre a rischio emergenza avendo quattro giocatori. Proprio in una situazione del genere è arrivato l'esordio di Adopo nei minuti finali della partita contro la Roma, l'unica vittoria del 2020 dei granata.
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Torino: Adopo con la Primavera per trovare continuità, ma serve più impegno
Focus / Il centrocampista ex Torcy, che ha già esordito in Serie A, verrà sempre prestato alla squadra di Sesia per potersi far trovare pronto in caso di necessità in Prima squadra
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LA STAGIONE - Anche per la necessità di avere un giocatore pronto a intervenire in caso di emergenza, Adopo è rimasto in granata nonostante l'interessamento del Crotone. Il suo passaggio tra i pitagorici, poi non se ne fece nulla. Pochi mesi prima l'ex Torcy era tornato in campo dopo il lungo stop e nelle prime due partite giocate con la Primavera aveva aiutato i ragazzi di Sesia a iniziare un filotto di risultati utili consecutivi. In queste prime gare diede subito l'impressione di aver recuperato alla grande dall'operazione alla cartilagine del ginocchio destro e di essere ancora quel giocatore che agli ordini di Coppitelli aveva stupito tutti.
IL CALO - Dal derby in poi (la terza partita giocata in granata) è iniziato un lento calo nelle sue prestazioni, che si è palesato nelle sue ultime due partite con la Primavera. Sia con la Fiorentina che con il Cagliari non si è visto il vero Adopo, quel ragazzo che può dominare il centrocampo fisicamente e tecnicamente. Anzi, in entrambe le trasferte è apparso molto più superficiale e ha dato l'impressione di accendersi solamente a scatti. Impressioni che vengono confermate dall'andamento stesso delle partite, durante le quali spesso sparisce dal gioco. Per quanto rimanga un giocatore pronto ad aiutare la Prima squadra e con qualità importanti, è logico aspettarsi di più sotto l'aspetto mentale. Per poter diventare a tutti gli effetti un professionista di alto livello e per guadagnarsi una conferma per la prossima stagione, deve dare di più quando viene chiamato ad aiutare la Primavera, la cui salvezza potrebbe passare anche dalle sue prestazioni.
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