L'idolo del piccolo Tameze in Francia era Patrick Vieira: “Mi faceva impazzire da giocatore. Faceva parte di una generazione che ha segnato la storia del calcio francese. Quando guardavo le partite osservavo più lui che la palla: era impressionante. In camera avevo un suo poster di quando giocava alla Juventus”. Così il centrocampista granata. Vieira riusciva a determinare grazie alla forza fisica che gli permetteva una progressione con il pallone invidiabile, il suo riferimento è stato decisivo nella crescita di Tameze. Il mediano del Toro ebbe anche la fortuna di essere allenato dall'ex Arsenal a Nizza. "Sono contento di Tameze - dirà Vieira - . È un calciatore che ha un grande volume di gioco. Inoltre, è una persona positiva, sia dentro che fuori dal campo. Partecipa alle trame offensive ma vorrei che si sbilanciasse ancora di più: dovrebbe segnare più reti”. Con Vieira è nato anche un soprannome per Tameze "il banchiere": “Lui mi considera il suo banchiere: è come se lui mi desse i suoi soldi e il mio compito fosse quello di non perderli”.
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