Dopo una telenovela durata diverse settimane, dovuta alla mancanza dei documenti necessari per rinoscergli la nazionalità italiana, nei giorni scorsi una rapida escalation di eventi (giovedì l'ottenimento della cittadinanza, sabato il tesseramento e la convocazione, domenica l'esordio) ha permesso ai tifosi del Toro di vedere finalmente all'opera Juan Sánchez Miño in una gara ufficiale.
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Torino, alla scoperta di Sánchez Miño
L'ESORDIO CONTRO L'INTER Sceso in campo nella ripresa per sostituire lo stanco El Kaddouri, in soli 35 minuti il centrocampista mancino ha fatto vedere buone cose: Sánchez Miño ha mandato per tre volte un compagno al tiro (più di ogni altro giocatore granata), provato una conclusione e tentato tre dribbling, due dei quali riusciti; quattro le palle recuperate. Non male come debutto in Serie A. Ma cerchiamo ora di scoprire qualche numero in più di questo interessante nuovo acquisto.
"XENEIZE" AL 100% - L'argentino, classe 1990, è cresciuto nel Boca Juniors e nel club di Buenos Aires ha sempre militato prima di passare al Toro. In totale ha disputato 79 partite nella massima divisione argentina, andando a segno sei volte. Per lui anche 12 presenze e tre reti in Copa Libertadores, due gare ed un gol (su punizione diretta) in Copa Sudamericana.
L'ULTIMA STAGIONE Sánchez Miño è reduce da una buona stagione nel campionato argentino: tra Torneo Inicial e Final, Sánchez Miño ha collezionato 31 presenze (28 da titolare), segnando quattro gol e fornendo ben otto assist vincenti. In particolare, sono stati sei i suoi assist nel Torneo Inicial: nessun giocatore ha fatto meglio di lui. Sánchez Miño è dotato di un gran sinistro, e molto spesso riesce a servire palle invitanti ai compagni da punizione o corner. Giocatore molto tecnico, sempre nel torneo di apertura ha fatto registrare anche 41 dribbling riusciti, secondo giocatore di tutto il torneo in questa graduatoria.
IL FUTURO? In questo riepilogo dei dati della carriera di Sánchez Miño, per ovvie ragioni non si registra alcuna presenza in Nazionale, nemmeno nelle giovanili: l'Argentina sforna da sempre talenti di fama mondiale, specialmente nei ruoli più tecnici. Mai dire mai però: d'altronde, prima che approdassero alla corte di Ventura, chi mai avrebbe pensato di vedere in maglia azzurra Cerci, Immobile, Darmian ed ora pure Padelli?
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