- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
TURIN, ITALY - SEPTEMBER 29: Valentin Castellanos of SS Lazio compete for the ball with Valentino Lozano of Torino FC during the Serie match between Torino and Lazio at Stadio Olimpico di Torino on September 29, 2024 in Turin, Italy. (Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)
Parliamoci chiaro, il pur bravo Coco (idem Maripan) non è Buongiorno e nemmeno Schuurs, Lazaro a destra si sta impegnando bene ma non ha né lo sprint né la corsa di Bellanova, tantomeno Pedersen che entrato nel secondo tempo dopo corse in avanti, niente male, si è spento soprattutto quando avrebbe dovuto tamponare a destra le incursioni di Zaccagni. Masina non è Rodriguez e Walukiewicz e Vojvoda non valgono Djidji. Tirando le somme questo Toro ha una retroguardia molto più debole dello scorso anno e lo si è visto nettamente contro la Lazio con i continui pasticci difensivi sin dai primi minuti di gioco. Regna tanta confusione nell’organizzazione difensiva tra i granata con Coco che non sembra comandare bene la difesa. I tre gol nemmeno capolavori sono nati proprio da buchi dei giocatori granata grazie a marcature molto blande.
La Lazio ha subito preso le redini del gioco comandandolo per tutto il primo tempo agendo sulle fasce con Tavares, imprendibile per Vojvoda e Lazaro. Tant’è che nella prima vera ripartenza con un doppio dribbling ha messo a sedere il kosovaro granata e ha regalato un assist al bacio per Guendouzi che con un rigore in movimento ha segnato la più semplice delle reti, battendo Paleari preso in controtempo. Gli altri due gol nascono da gravi disattenzioni in area granata. Infatti il raddoppio laziale nasce da un incursione di Isaksen che in velocità e dribbling ha superato Lazaro mettendo poi al centro un pallone dove con grande imbarazzo sia Maripan, Coco e Masina non sono riusciti a difendere su Dia che ne ha approfittato. Il terzo gol biancoceleste è stata proprio la riprova che questa difesa è di burro. Noslin appena entrato ha ringraziato la retroguardia granata segnando con massima tranquillità. Qui c’è tutta l’incapacità di una squadra che non sa difendere.
Tutti i mali di una campagna acquisti fatta di terze o quarte scelte sono li a testimoniare la fragilità di questo Torino. Se togliamo l’acquisto di Adams, vera sorpresa di questo campionato, al suo terzo gol in serie A e Saul Coco, buon difensore ma ancora troppo timido nell’organizzare la linea difensiva, il resto degli acquisti fa acqua da tutte le parti.
Paleari non ha eccessive colpe sui tre gol subiti, anzi ha compiuto due interventi che hanno tenuto a galla il Toro sul 2 a 0.
La reazione granata ai gol è stata comunque importante grazie allo scozzese che ha subito dato grinta sulla trequarti facendo anche un gol di pregevole fattura. Poi la risposta di Coco in rovesciata è stata bella è importante ma si era sul 3 a 1 e allo scadere del tempo. Provedel ha dovuto compiere una vera parata su Ilic nel primo tempo poi più nulla. Zapata è rimasto senza servizi, troppo isolato. Forse vista la condizione che ha attualmente Adams sarebbe stato meglio farlo giocare dall’inizio rispetto da uno spento Sanabria. La Lazio ha sempre tenuto in mano il centrocampo, e sulle seconde palle è sempre arrivata per prima. Ricci ha fatto qualche bella apertura ma è sembrato predicare nel deserto fino a spegnersi anche lui.
Non si può dire che mister Vanoli non abbia cercato di recuperare la partita tant’è che ad un certo punto i granata avevano in campo una squadra ultra offensiva con Vlasic, Zapata, Adams, Njie e i gol sono arrivati ma sempre rincorrendo il risultato. Al netto della partita brava la Lazio che si è anche mangiata due gol in contropiede mentre il Toro deve ragionare su quello che non sta più funzionando soprattutto quando la fortuna non ti accompagna come contro il Venezia, il Lecce, L’Atalanta e il Verona. E sabato c’è l’Inter!
© RIPRODUZIONE RISERVATA