Sei sconfitte nelle prime 12 giornate, la storia si ripete. Il Torino è uscito sconfitto dalla sfida contro lo Spezia, perdendo 1-0 in trasferta e rimanendo incagliato a 14 punti in campionato prima della sosta per le Nazionali. La squadra granata arriva così al primo terzo di campionato con il 50% di match persi, certamente troppi. Un dato in comune con le ultime due stagioni, annate chiuse con due salvezze all'ultimo respiro che il Torino vuole archiviare al più presto. Un freddo dato che va letto in maniera approfondita: sarebbe infatti sbagliato accomunare in tutto e per tutto la stagione attuale alle due precedenti, per quanto espresso dalla squadra in campo al di là dell'ultima prestazione negativa.
Il Tema
Torino, almeno 6 sconfitte nelle prime 12 da tre anni: un dato da approfondire
La squadra granata ha un rendimento negativo da tre stagioni nelle prime 12 giornate: Juric non ha risolto tutto
FALSA PARTENZA - La squadra granata allenata da Mazzarri nel 2019/2020 trovò la sconfitta contro Lecce (neopromossa), Sampdoria, Parma, Udinese, Lazio e Juventus. Queste battute d'arresto arrivarono dopo la batosta psicologica legata all'esclusione dall'Europa League per mano del Wolverhampton. Il Toro quell'anno arrivò alla dodicesima giornata con 14 punti, proprio come quest'anno: fu un girone di andata che, nonostante permise alla squadra di arrivare al giro di boa del campionato ancora in lotta per la zona Europa, fece trasparire segnali di cedimento nel gruppo che l'anno prima racimolò 63 punti. Nel girone di ritorno ci fu infatti un naufragio terribile. L'anno successivo, con Giampaolo, fu ancora peggio: furono ben 8 le sconfitte del Toro nelle prime 12 con soli 6 punti realizzati. Una partenza da incubo dettata da tantissime rimonte subite per un progetto mai decollato, quello del Torino di Giampaolo. Oggi ci si trova a commentare una realtà diversa: Juric ha cambiato molte cose nel Toro, dando gioco, speranza e risultati, ma anche lui ha totalizzato 6 sconfitte nelle prime 12, un dato che non può non essere messo sotto la lente d'ingrandimento. Dando uno sguardo al campionato, ci sono altre 3 squadre - oltre al Torino - che hanno totalizzato già 6 sconfitte fino ad oggi (Empoli, Sassuolo e Venezia). Altre 4 squadre hanno fatto peggio: Sampdoria (7), Spezia (7), Cagliari (8) e Salernitana (9). Una situazione generale che rappresenta un elemento che dà adito a riflessioni sulla dimensione attuale del Torino, una squadra che sta gettando le basi per una salvezza tranquilla ma alla quale sarebbe irrealistico chiedere qualcosa in più di un piazzamento a metà classifica.
MIGLIORAMENTI - Il lavoro di Ivan Juric fino a qui è stato encomiabile. In pochissimo tempo ha portato la squadra a giocarsela a viso aperto con tutte le squadre che ha incontrato, dopo due anni di inferno per il Toro. Però è evidente che anche il tecnico croato non abbia la bacchetta magica e non tutti gli strascichi negativi siano stati eliminati, specie se si considera che molti giocatori sono ancora quelli che erano presenti in passato. Inoltre c'è sicuramente più di un'attenuante per questo risultato. In primis l'infermeria sempre piena, che ha costretto il tecnico a convivere con l'emergenza, ma poi c'è da tenere in conto anche il livello delle squadre affrontate. Le sconfitte del Torino sono arrivate - eccetto contro lo Spezia - con squadre nettamente più dotate tecnicamente, come Juventus, Atalanta, Milan e Napoli. Contro orobici e partenopei, peraltro, il Toro ha raccolto meno di quanto meritasse. Ecco insomma che sarebbe sbagliato negare il fatto che il Torino abbia mostrato degli evidenti miglioramenti, ma Juric non è un mago, e il passato non si cancella in pochi mesi.
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