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"Pochi, ma buoni". Era questo, fino a sei mesi fa, il leitmotiv del Torino di Mazzarri: una rosa corta, con 15/16 giocatori tutti potenzialmente titolari. Più facile così gestire lo spogliatoio e i "mal di pancia" di quei giocatori che avrebbero trovato meno spazio nel corso della stagione. Risultato? Torino quasi perfetto nel girone di ritorno, vittorie contro big della Serie A e un campionato concluso con il record assoluto da quando i punti per vittoria sono tre: 63.
CAMBIAMENTI - Con l'estate però, la strategia del Torino sembra essere cambiata. Con un preliminare di Europa League da disputare e con il problema dei tanti giocatori impegnati fino a giugno inoltrato con le rispettive Nazionali, Mazzarri ha preferito avere un numero maggiore di uomini a disposizione. Così, confronto allo scorso anno, Mazzarri si è ritrovato con in meno il solo Moretti (oggi dirigente del Torino n.d.r.) ma con in più i nuovi acquisti Verdi e Laxalt, più i vari Lyanco, Edera e Bonifazi tornati dai prestiti a Bologna e Spal.
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I NUMERI - Una rosa numericamente ricca, che Mazzarri dovrà gestire al meglio anche senza l'impegno di Europa League. Nonostante l'eliminazione ad opera del Wolverhampton infatti, i granata non hanno operato in uscita sul mercato; tenendo in rosa anche tanti giovani come Millico, Rauti e Singo. A questo punto, Mazzarri si ritrova alla terza giornata di campionato con ben 27 giocatori a disposizione. A cui vanno aggiunti, ad onor di cronaca, anche Buongiorno e De Angelis; rimasti in granata nonostante le tante richieste dalle categorie inferiori.
I RUOLI - 29 giocatori totali dunque, per una rosa che sarà extra-large. Nello specifico: 3 portieri, 12 tra difensori centrali ed esterni, 5 centrocampisti centrali e 9 giocatori offensivi. Un numero importante se confrontati a quelli a disposizione la scorsa seconda metà di stagione; specialmente in difesa (8 i difensori centrali presenti ad oggi in rosa). L'unico reparto in cui sopravvive la filosofia della scorsa stagione è il centrocampo. Mazzarri dovrà disputare l'intera stagione con i soli Rincon, Meité, Lukic e Baselli come centrocampisti di ruolo. Il tecnico granata però non si farà trovare impreparato: per questo in quel ruolo sono già stati provati, con buoni risultati, i jolly Berenguer ed Ansaldi.
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