Ieri sera il Torino di Vanoli è stato eliminato al terzo turno di Coppa Italia dall'Empoli di D'Aversa, con una partita in bilico sull'1 a 1, decisa poi dagli ospiti con un episodio al 90' sugli sviluppi di un calcio d'angolo.
IL TEMA
Torino, ancora l’incubo dei finali: con l’Empoli altro gol preso al 90’
Quante occasioni perse nei minuti finali
—Un primo tempo decisamente non all'altezza delle aspettative per i granata, che nel secondo tempo si sono, però, ripresi, trovando il pareggio e andando più volte vicini al vantaggio, complice anche l’ingresso in campo di alcuni tra i titolari, fino a quel momento in panchina per turnover, come Ricci e Zapata. Al 90' è poi arrivata la zampata di Haas che con un episodio ha deciso la sfida e messo fine alle speranze dei granata di proseguire in Coppa Italia. Non è, però, la prima volta che il Toro perde punti preziosi (o, in questo caso, la possibilità di andare avanti nella competizione) per un calo di prestazione nei minuti finali.
Il pareggio a Milano, primo rammarico di questa stagione
—Già alla prima giornata, infatti, i ragazzi di Vanoli hanno mostrato la propria forza, portandosi in vantaggio di due reti a San siro contro il Milan. Nell'arco di 6 minuti, però, dall'89' al 95', il Milan ha recuperato il risultato riuscendo a pareggiare la sfida. Una prestazione che ha fatto capire la pericolosità della squadra e del gioco di Vanoli ma che ha lasciato più di qualche rimpianto per i 2 punti persi, che avrebbero permesso di iniziare il campionato con una vittoria su uno dei campi più difficili della Serie A. In quel caso le attenuanti erano molte: allenatore nuovo, modo di giocare molto differente rispetto ai tre anni precedenti, ma il rammarico per un pareggio decisamente stretto è rimasto.
La "Dea bendata" è stata complice contro Atalanta e Verona
—Non è stata, poi, molto diversa la situazione alla seconda e alla quinta giornata di campionato, rispettivamente contro Atalanta e Verona, se non per il fatto che la fortuna in quel caso ha assistito i ragazzi di Vanoli. Contro i bergamaschi, infatti, i granata sono stati in grado di ribaltare il risultato portandosi sul 2 a 1 con i gol di Ilic prima e di Che Adams poi. Nei minuti di recupero, però, l’attenzione è calata, l’Atalanta ha continuato a spingere per recuperare la partita e al 95’ Lazaro ha steso Cassa in area, causando un rigore che sarebbe potuto risultare devastante per il risultato finale. Soltanto la prodezza di Vanja Milinkovic-Savic (complice la brutta esecuzione di Pasalic) ha permesso ai granata di rimanere in vantaggio e portare a casa i 3 punti, ma se non fosse stato per lui, staremmo parlando di tutt’altra partita.
Ancora più fortuito è stato il caso di Verona, con il Torino che si è portato sul risultato di 1 a 3 grazie ad un grave errore difensivo della squadra gialloblù e del cinismo di Che Adams, che ha insaccato con un tiro da fuori alle spalle di Montipò. Fortuna, in questo caso, perché al 93’ Masina regala, letteralmente, il pallone al Verona in area di rigore e permette a Mosquera di accorciare le distanze: 3 a 2, ma manca troppo poco perché il Verona possa pareggiare, e i granata terminano il match a punteggio pieno. Quello che va, quindi, considerato è che, se il Verona non avesse fatto quell’errore difensivo, il Toro avrebbe pareggiato anche quella partita, nuovamente a causa di una disattenzione degli ultimi minuti del match.
La questione: testa o necessità di ricambi adatti?
—Risulta, quindi, evidente come questi pericoli corsi (che, come nel caso di ieri sera, possono portare a situazioni spiacevoli) non siano più eventi casuali e isolati, ma un vero e proprio vizio, che peraltro è storicamente parte delle sorti del Toro da diversi anni. Vanoli avrà molto lavoro da fare per correggere questo problema, sia da un punto di vista mentale, affinché i giocatori mantengano la concentrazione per 90 minuti e oltre, sia da un punto di vista fisico, affinché la stanchezza non influisca negativamente sulle prestazioni degli ultimi minuti di partita.
È, però, d’obbligo fare una considerazione: questo calo nei minuti finali avviene sempre in concomitanza con la sostituzione dei titolari a vantaggio dei ricambi, e, nel caso della partita di ieri, è stato ancora più evidente, con il turnover fatto da Mister Vanoli. E allora, oltre all’inevitabile lavoro che Vanoli dovrà fare sui suoi ragazzi, non sarà necessario anche investire nel mercato di riparazione per trovare sostituti che siano all’altezza dei titolari?
Articolo a cura di Davide Bonsignore
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