Una grigliata di carne argentina per salutare tutti. Il 30 giugno si avvicina e il contratto di Cristian Ansaldi andrà in scadenza. Il momento vissuto ieri al Filadelfia con i compagni sul piazzale del Filadelfia sa un po' di addio per l'esterno argentino, e non a caso a gestire l'approvvigionamento di carne era un fornitore argentino punto di riferimento di moltissimi calciatori albicelesti. Un altro indizio che fa pensare che, venerdì alle 20.45 contro la Roma, Cristian potrebbe giocare la sua ultima partita con la maglia granata. Sul fronte permanenza ed eventuale prolungamento del contratto non ci sono novità ad oggi e dunque si può ipotizzare un congedo. Le ragioni possono essere svariate, due primeggiano sulle altre. La prima riguarda la carta d'identità del sudamericano di Rosario: il prossimo 20 settembre infatti spegnerà le 36 candeline. La seconda è relativa alla stagione che sta per andare in archivio. A differenza di quanto era accaduto nel 2020/2021, quando l'argentino aveva dimostrato di poter essere ancora determinante, quest'anno ha accumulato poco meno di 730 minuti in tutte le competizioni, iniziando dal 1' soltanto quattro volte in Serie A. E dire che rispetto alle scorse stagioni gli infortuni sono stati di meno. Ansaldi ne ha patito soltanto uno muscolare tra ottobre e inizio dicembre e poi ha saltato un paio di gare per il Covid. Nel 2022 però ha trovato poco spazio e non è mai stato un vero titolare di Ivan Juric, che pure lo stima umanamente e professionalmente, come tutti al Toro.
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Torino, Ansaldi in scadenza: con la Roma può essere il momento dei saluti
Dopo 134 apparizioni in granata, 10 gol e 21 assist, distribuiti in cinque stagioni, sembra avvicinarsi il momento del divorzio con l'apprezzato esterno argentino
STAGIONE IN CORSO - Il tecnico croato ha preferito puntare su Mergim Vojvoda sulla corsia di sinistra. Ha quindi spostato un laterale destro sulla corsia mancina piuttosto che dare spazio con costanza ad Ansaldi. L'argentino, inoltre, rispetto alle scorse stagioni è stato meno decisivo, anche quando è subentrato. Ha sfornato tre assist, tutti nella prima metà della stagione e due nella stessa partita contro la Salernitana. Se l'assenza di Ansaldi negli scorsi travagliati campionati del Torino si era fatta sentire oltremodo, invece in questa stagione è stata ammortizzata al meglio tanto che Juric nel nuovo anno solare l'ha sempre considerato una riserva, di lusso ma pur sempre una riserva.
PROFESSIONISTA - L'impegno, la dedizione e la professionalità di Ansaldi, nonostante la perdita di centralità nel Torino, non sono mai mancati e Ansaldi si è confermato prezioso uomo spogliatoio in grado di unire grazie anche alla sua enorme esperienza. Anche dopo la vittoria di Empoli ha speso parole importanti rivolte a Juric: "Grazie a Dio abbiamo un mister forte, che sa aiutare tutti i giocatori. Per noi è importante avere fiducia e poter rispondere in campo quando siamo chiamati in causa" (LEGGI QUI). Al netto di questo, è oggettivo che il rendimento dell'argentino è apparso in calo e il rinnovo non appare così scontato. E allora, anche se Ansaldi ha spesso ripetuto che gli piacerebbe giocare col Torino sino a quarant'anni, dopo 134 apparizioni in granata, 10 gol e 21 assist, distribuiti in cinque stagioni, quella contro la Roma potrebbe essere la sua ultima danza con il Torino.
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