Torino-Apollon Limassol 1-0, Izzo: “Indossare la fascia mi rende orgoglioso”

Al termine di Torino-Apollon Limassol, match amichevole disputato a Seekirchen am Wallersee e vinto dai granata 1-0, Armando Izzo è intervenuto ai microfoni di Torino Channel rilasciando le seguenti dichiarazioni.

Come stai? Ti abbiamo visto uscire col ghiaccio sul ginocchio.

"Nulla di grave, ho preso una botta ma sto bene. Non vedo l'ora di allenarmi".

Che partita è stata quella di oggi?

"È stata una partita combattuta, il mister ha cambiato tutti i 10 giocatori, è stata bella. Ci servono queste sfide per mettere minuti nelle gambe".

Hai indossato la fascia di capitano, immagino sia motivo di orgoglio.

"Sì, indossare la fascia di capitano al Torino quando sono al mio quinto anno qui mi rende orgoglioso. Ringrazio il mister e i compagni per avermi dato questa opportunità e sono contento".

Ci sono molti giovani qui, immagino sia diverso giocare con un gruppo nuovo.

"Siamo un gruppo giovane e cerco sempre di aiutarli e farli sentire a loro agio. La cosa più importante è creare un bel gruppo e un bell'ambiente".

Gli altri giocatori dicono che sei quello che tira su il morale a tutti, cosa fai per aiutarli?

"Siccome dopo gli allenamenti siamo stanchi cerco sempre di far sorridere e di restare in allegria così si fa gruppo e spero solo di aiutarli e di stare a loro disposizione. Siamo un bel gruppo. Qualcuno è più giovane e timido ma ogni volta che ci alleniamo siamo uniti e dobbiamo continuare così".

Conoscendo Juric sapevi già quanta intensità avrebbe richiesto qui in ritiro.

"Lo conosco già da Genova ed è uno molto tosto. Però così va bene perché quando lavori tanto poi ti senti pronto la domenica. Dobbiamo continuare così e allenarci bene".

Oggi terza volta con la rete inviolata, questo è un aspetto positivo.

"Abbiamo un'identità e sono contento perché il mister sa che può fidarsi di tutti. Dobbiamo stare calmi e sfruttare le opportunità che ci dà il mister".

Cosa chiede il mister a voi difensori?

"Il nostro è un reparto importante perché se sbagliamo prendiamo gol. Bisogna sempre stare attenti e concentrati, il mister vuole che giochiamo in anticipo e recuperiamo palla in avanti".

Il ritiro è quasi finito, ti manca la tua famiglia?

"Sì, mancano due giorni e torno a casa".

Come stanno tua moglie e le tue bambine a Torino?

"Stanno benissimo, sono tornate due giorni fa da Napoli e sono molto affezionate a Torino. Vediamo il futuro cosa ci riserva".