Il Torino affronta il Verona nella trentunesima giornata di Serie A, iniziando così il rush finale verso la fine del campionato. Quella di domenica alle 15 è una sfida che vede un avversario ancora in lotta per non retrocedere, ma anche il Torino può, e deve, dire la sua in questo match.


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Torino, arriva il Verona: un altro test per dare senso al finale di stagione
Motivazioni e crescita del collettivo in primis
—Certamente l'aspetto principale per cui la sfida contro gli scaligeri rimane importante è quello della continuità del gruppo granata. Il Torino ormai è salvo, ma la squadra sta trovando sempre di più le sue geometrie di gioco, e non bisogna dilapidare questa crescita soprattutto in vista della prossima stagione. Come ha detto Vanoli in conferenza post Lazio: "L’ho detto, dobbiamo finire un’annata che ci ha visti partire forte, poi abbiamo avuto un momento negativo ma siamo stati bravi a non perdere la bussola. Nei cambiamenti sicuramente abbiamo aggiunto qualcosa in più. Ora dobbiamo rimanere motivati fino alla fine, senza guardare la classifica. Vestiamo una maglia importante e la dobbiamo onorare". Rispetto della maglia e della crescita del gruppo, queste sono le motivazioni che devono smuovere i giocatori del Torino in questa sfida.
Dalla sfida dell'andata il Toro è cambiato
—Anche il Verona ha da dire sicuramente la sua, i gialloblù sono a quota 30 punti e la salvezza non è ancora così scontata. Il Torino deve quindi sapere dimostrare di aver trovato quella maturità nel saper affrontare squadre che hanno qualcosa da dire e, soprattutto, molto da perdere. Come accaduto contro l'Empoli, ma senza esser costretti a sperare nell'episodio risolutivo come fu il gol di Vlasic in quell'occasione. Inoltre, è interessante notare che i granata ritrovano il Verona in un ottimo momento di forma, esattamente come nella gara di andata in cui dopo la vittoria per 2-3 alla quinta giornata il Torino si ritrovò primo in classifica. I granata sono cambiati molto da allora, nel gioco, nelle ambizioni e nella mentalità, sicuramene uno stadio Olimpico da quasi tutto esaurito può essere una motivazione in più per fare bene.
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