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TURIN, ITALY - JANUARY 25: Salvatore Sirigu (L) and Andrea Belotti of Torino FC look dejected at the end of the Serie A match between Torino FC and Atalanta BC at Stadio Olimpico di Torino on January 25, 2020 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Tra le tante domande da farsi in casa Toro dopo la batosta storica contro l’Atalanta ne spicca una: cosa è successo nell’intervallo della partita? Cosa si sono detti Mazzarri e i giocatori negli spogliatoi? Già, perché alcuni episodi notati da chi era a bordo campo fanno riflettere: Belotti che rientra in campo con gli occhi gonfi, come se fosse sul punto di piangere. Sirigu che cerca un fisioterapista, guarda in panchina, torna indietro nel tunnel e incrocia Mazzarri, che però schiva tutti e ritorna in campo facendo il giro lungo. Scuro in volto e senza far caso a nessuno, passando dietro alle panchine quasi a non voler incrociare nessuno sguardo.
SCOSSA - La squadra poi prova una reazione disperata (Belotti e Lukic arrivano al tiro) ma gli sguardi sono persi e impauriti. Poi il crollo all’ottavo minuto. Punizione regalata per un banale fallo di mano, nessuno che stia sul pallone per evitare battute a sorpresa, Ilicic che fionda la palla in rete da metà campo. Da lì in poi le parole psicodramma e agonia non bastano a descrivere quanto accaduto in campo. E allora torna alla mente quanto accaduto in un Torino-Milan del 2012: all’intervallo negli spogliatoi scoppiò una lite furiosa tra Cerci e Ventura, e nel secondo tempo il Milan vinse 2-4 dopo il momentaneo 1-1 del 45'. Mazzarri ha ancora in mano la squadra? Non c’è bisogno di uno scossone generale per non complicare ulteriormente la stagione? Il gruppo è motivato al punto giusto o qualcosa si è rotto? Tutte domande che la società deve farsi e per le quali il ritiro potrebbe non bastare come unica soluzione.
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