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Torino-Atalanta, incursioni e corsa sugli esterni: come fermare il gioco di Gasperini

Nicolò Muggianu

Focus on / Fisicità, marcature a uomo e coraggio nell'uno contro uno: Cristante l'uomo simbolo della conferma dei bergamaschi

"Ci si sarebbe forse potuti aspettare un 'crollo' da una squadra che non disputava il doppio impegno campionato-Europa League da diversi anni. Ma così non è stato. L'Atalanta ancora una volta si è confermata una realtà importante del nostro calcio. A testimoniarlo sono le partite disputate contro Roma, Juventus e Napoli, in cui i bergamaschi hanno messo in seria difficoltà compagini molto più attrezzate. Una squadra con una forte identità e plasmata da Giampiero Gasperini a sua immagine e somiglianza. Il modulo è il marchio di fabbrica del tecnico piemontese: un 3-4-2-1 'ibrido', in cui tutti i giocatori hanno la licenza di offendere. Ciò che maggiormente caratterizza il gioco dell'Atalanta però è il gran lavoro fatto in entrambe le fasi dai centrocampisti, con Freuler, Cristante e De Roon che spesso si scambiano di posizione facendo perdere i punti di riferimento all'avversario.

"UNO CONTRO UNO - Anche per questa ragione non sarà un match semplice per il Torino, con Mihajlovic che dovrà individuare gli uomini giusti per mettere in difficoltà i bergamaschi. Il modulo, probabilmente, sarà ancora una volta il 4-3-3, con il trio di attaccanti che avrà un ruolo fondamentale. Una delle prerogative dell'Atalanta infatti, è quella di puntare con decisione sull'uno contro uno in fase difensiva. Una bella occasione per il Torino, che potrà colpire in contropiede con Ljajic, Iago Falque e Belotti che avranno il compito fondamentale di saltare l'uomo e creare superiorità numerica. Ma non è tutto. Perché se da un lato è vero che i granata potranno sfruttare l'uno contro uno in attacco, è altrettanto vero che a centrocampo ci sarà da correre. I mediani granata, infatti, dovranno offrire una prestazione di grande sacrificio; provando a non farsi prendere alle spalle dai trequartisti Gomez e Cristante. Un compito non facile, soprattutto per il mediano che verrà scelto ad hoc da Mihajlovic (probabilmente, Rincon), atteso da un grande dispendio di energie in fase di non possesso. D'altro canto però è anche vero che l'identità dell'Atalanta è la stessa dello scorso anno, e dunque per il tecnico serbo sarà più semplice provare a prevedere le trame avversarie.

"IL DOPPIO IMPEGNO - L'Atalanta: bella e a tratti irresistibile in Europa, ma meno incisiva in Italia. Un po' come accadde al Torino di Ventura, che divertiva e stupiva nei match europei per poi risultare spesso prevedibile nelle gare di campionato. Ma come mai? Oltre all'impegno dei match europei settimanali che tolgono certamente molte energie fisiche e mentali, entrambe le squadre in questione sono state costruite con un'impronta di gioco ben delineata. Un'identità che ha permesso alle due compagini di conquistare l'Europa League da outsider, ma allo tempo ha reso le trame di gioco facilmente prevedibili da chi le aveva potute studiare l'anno precedente. Al Torino accadde contro l'Athletic Bilbao, all'Atalanta invece nella doppia sfida contro l'Everton. 8 gol fatti e 1 solo subito per i nerazzurri tra Bergamo e Liverpool: una prestazione eccellente, che però la squadra di Gasperini non è ancora stata in grado di offrire in campionato...