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Torino, Belotti e il digiuno da spezzare: Nicola lo deve riportare al top

Focus on / Non segna da metà dicembre, ma nell'ultimo periodo è stato costretto a predicare nel deserto

Andrea Calderoni

"Gli occhi di Andrea Belotti nelle ultime partite sono apparsi più spenti. Gli occhi di chi ha dato l'anima in una prima parte di stagione travagliata, ma ha visto la squadra raccogliere poco, pochissimo. Contro lo Spezia anche lui è rimasto coinvolto nel grigiore di tutta la squadra: impreciso e troppo frenetico, Belotti non è riuscito a prendere in mano la squadra come sa fare lui. Riaccendere la luce negli occhi del capitano granata sarà il primo obiettivo di Davide Nicola. Probabilmente, sarà anche il più semplice conoscendo le doti umane, oltre che fisiche e tecniche, del "Gallo". "Tu sei Pietro su questa Roccia costruirò la mia Chiesa", riportano le Sacre Scritture. La frase pronunciata da Gesù potrebbe essere citata senza problemi da Nicola in un colloquio personale con Belotti. In tal senso non ci sono dubbi perché le sorti del Torino dipenderanno dal rendimento del proprio capitano.

 TURIN, ITALY - JANUARY 16: Andrea Belotti of Torino wins a header over Claudio Terzi of Spezia during the Serie A match between Torino FC and Spezia Calcio at Stadio Olimpico di Torino on January 16, 2021 in Turin, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Valerio Pennicino

"POSIZIONE - Belotti è a secco dal 17 dicembre 2020: uno sproposito per uno come lui specie in una stagione in cui, fino alla partita di Parma compresa, si era visto probabilmente il miglior Belotti di sempre come efficacia realizzativa e non solo. C'è da dire che nelle ultime settimane, riprendendo un'immagine biblica, ha letteralmente predicato nel deserto. Abbandonato nelle metà campo avversarie, troppo spesso è stato costretto a lottare da solo contro tante maglie di colore diverso rispetto al granata. Per sopperire al proprio isolamento ha cercato, anche sospinto dalle indicazioni dell'ex mister Marco Giampaolo, di mettersi a disposizione della squadra in ogni angolo del campo. A Parma addirittura si è messo i panni di perfetto uomo assist. Belotti ha fatto tutto con la sua indubbia disciplina, ma ora dovrà tornare al centro dell'attacco del Torino e al centro del villaggio granata. Il Torino ha bisogno del suo fisico, del suo fiuto del gol e del suo spirito soprattutto a ridosso della porta, come ha sottolineato anche il commissario tecnico della nazionale Roberto Mancini.

FUTURO - I numeri della stagione di Belotti ci dicono che è ad un passo dalla doppia cifra in campionato. Ha segnato 9 reti in 18 apparizioni stagionali, ma come detto non segna da sette gare, sei di campionato più l'ultimo spezzone in Coppa Italia contro il Milan. Nicola dovrà rimetterlo nelle condizioni di tornare al top della forma. D'altronde nelle prossime settimane il Torino si gioca anche la permanenza di Belotti. Senza Serie A è chiaro che il "Gallo" saluterebbe il club granata, ma per spingerlo al rinnovo (scadenza nel giugno 2022) non bastano i proclami fatti da Cairo e Vagnati negli ultimi mesi servono anche i risultati sul campo del Torino, perché non far riaccendere la luce negli occhi al "Gallo" sarebbe il prologo di un addio.