“L’assenza del pubblico? Vale per tutti, soprattutto per noi: l’importanza della nostra gente la conosce tutto il mondo. I nostri tifosi hanno voglia di altre emozioni, e anche io. Io ho sempre pensato che per noi i tifosi sono fondamentali e spero che abbiano apprezzato la squadra per la capacità di essere gruppo. Li abbiamo anche fatti arrabbiare, ma la volontà da parte di tutti è quella di costruire qualcosa di importante, non solo puntando su una identità tecnico-tattica precisa, ma anche sull’idea di esprimere passione, ardore, perché la nostra gente ci tiene ad essere ben rappresentata da questo punto di vista”.“Nell’ultimo periodo ci sono state due partite ogni quattro giorni; vi assicuro che in questo finale, in cui abbiamo dovuto sostenere diverse partite (eravamo gli unici a doverne recuperare una) ci siamo trovati a dover fronteggiare diverse assenze di giocatori che fin lì avevano giocato più di altri. Le due partite che ci hanno causato problematiche sono state col Milan e con lo Spezia; secondo me ci ha traditi la voglia di cogliere l’obiettivo una volta che eravamo lì vicini a farlo. Poi, a Roma, abbiamo incontrato una signora squadra e abbiamo dimostrato di volere la salvezza con le unghie. Stasera abbiamo ritrovato il nostro modo di giocare propositivo, è chiaro che era l’ultima di campionato.... I tifosi non sono contenti di vivere una stagione così, ma chi lo sarebbe? Io no di certo. Nel momento in cui sono chiamato a costruire so prendermi le mie responsabilità anche per un obiettivo che non sia la salvezza”.
LE VOCI