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Al termine della sfida tra Torino e Bologna, valida per la 25esima giornata di Serie A, il tecnico granata Ivan Juric è intervenuto ai microfoni dei broadcaster per commentare la partita. Di seguito le sue dichiarazioni.
Quanto teneva a questa vittoria? "La squadra sta facendo bene da tanto tempo, fa possesso e concede poco agli avversari, ma a volte ci penalizzano gli episodi come nel derby. Abbiamo fatto un gran primo tempo, nel secondo abbiamo sofferto il giusto e non concesso niente contro un Bologna che è una squadra importante. bbiamo fatto tante gare di grande livello e alcuni risultati sono stati incredibili, ci manca qualcosa per diventare quella squadra che vince quando merita. È un passo che dobbiamo fare in campo e stare più attenti ai particolari perché la squadra si sta esprimendo bene a livello di gioco"
Il Torino è giusto per Juric come Juric lo è per il Torino? "Vedremo. In un anno e mezzo sono orgoglioso di cosa siamo riusciti a fare, ribaltando situazioni e difficoltà che abbiamo avuto, dallo staff medico al miglioramento delle strutture, all'abbassamento dei costi. Per il Toro ci vuole il passo in avanti, mi aspettavo arrivasse prima. Se arriverà saremo tutti carichi"
Come valuta la situazione al Torino? "Penso che rimane la cultura del lavoro, tanti giovani che stanno crescendo e che la società è stata brava a prendere, abbiamo sostituito bene i giocatori che sono partiti con ragazzi che hanno fame. Voglio creare questo spirito da Toro, ma per avere stimoli forti bisogna cercare di fare un passo in avanti e lottare per ciò che secondo me appartiene al Toro. Viaggiare così a lungo termine è dannoso, per ora va benissimo ma il prossimo anno sarebbe triste"
Il Torino è una bella realtà... "Ho fatto un discorso con il presidente. Cairo diceva che ora stiamo benissimo rispetto a un anno e mezzo fa. Mi riferisco alle possibilità economiche. Sono contento per il percorso, ma sono consapevole che stare troppo decimi, ottavi o noni porta insoddisfazione. Cos'è essere decimo? Non è una roba che vogliamo. Da parte mia e da parte della società c'è la volontà di spingere in una direzione positiva, lavorando tanto. E' giusto per il Torino"
Giusto dire che se non le viene garantito questo passo in avanti lei non resta?“Mi aspettavo qualcosina in più a gennaio. Siamo stati attenti, abbiamo perso Lukic che era il miglior giocatore e abbiamo preso Ivan, giusto così, ma mi aspettavo qualcosa in più. Abbiamo un buon rapporto tutti quanti, lavoriamo bene, io poi sono un po’ così, molto ambizioso, ma a volte non si può. In questo anno e mezzo parla quello che abbiamo fatto anche a livello di infrastrutture. Se possiamo dire che c’è dialogo con la società? Sì, possiamo dire così anche se è un dialogo vivace…”
Mancano ancora delle partite, il Toro può fare bene e arrivare subito dopo quelle sei-sette grandi. Da qui alla fine si può fare il miglior risultato del Toro degli ultimi anni… “Ogni tanto devo andare a cena con lei perché mi fa vedere altri punti di vista (rispondendo ad Andrea Di Caro, ndr)… Comunque sono d’accordo, abbiamo tredici partite, possiamo fare bene, abbiamo anche tanti giocatori da recuperare, bisogna guardare con ottimismo anche a quest’anno qui”.
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