Dopo aver sconfitto il Bologna, il tecnico granata Ivan Juric ha commentato la prestazione del suo Torino, protagonista di una vittoria arrivata con le reti di Antonio Sanabria e con l'autogol di Adama Soumaoro, che ha deviato una conclusione di Tommaso Pobega. Queste le parole del tecnico granata, raccolte tra i microfoni di Sky, Dazn, Torino Channel e in conferenza stampa.
le voci
Torino-Bologna 2-1, Juric: “Io sono più aziendalista del presidente”
Le parole del tecnico granata al termine della sfida con i felsinei
Soddisfatto della partita?
“Partita stradominata, risultato bugiardo per tutte le occasioni create. Oggi i ragazzi hanno fatto il primo passo verso la crescita. Ho la sensazione che sono contenti, che stiamo migliorando nel gioco, ma che a volte non badano alle cose concrete. Ma oggi questo lo hanno fatto alla grande”
L'impressione era che il risultato potesse essere ancora più ampio...
"Abbiamo fatto una grande partita in tutti i sensi, da squadra vera. Potevamo fare più gol e non l'abbiamo fatto, poi abbiamo sofferto come al solito alla fine. Ma va bene così. Volevo un salto di qualità che oggi c'è stato: contro il Cagliari avevo detto che avevo la sensazione che il gruppo fosse già contento del fatto che vada meglio rispetto al passato, ma volevo vedere un salto di qualità. Oggi l'ho visto: atteggiamento, cattiveria, fame, modo di festeggiare i gol..."
Pensa che questa sia stata una delle prestazioni migliori del suo Toro?
"Penso di sì, come espressione di gioco e come modo di stare in campo. Cosa faccio io dopo la vittoria? Adesso si festeggia, poi da domani si pensa alla Coppa Italia"
A gennaio si aspetta qualcosa?
“No, non è il momento: le cose si fanno prima. Si pensa che io abbia pretese ma non è così, al massimo chiedo alternative e ragazzi giovani su cui lavorare come abbiamo fatto a Verona con Lovato, Ilic e Kumbulla. Il Torino non deve fare acquisti da svariati milioni come in passato, ma dobbiamo creare giocatori in casa nostra, investendo su giocatori che hanno le qualità che vorrei sui quali lavorare. Questa è la nostra strada. Io non chiedo di comprare giocatori, è tutto il contrario, su questo sono più aziendalista del presidente. Io credo nel lavoro e nella valorizzazione. Penso di essere stato sempre abbastanza chiaro su questo. Magari il presidente non era abituato ad avere a che fare con uno come me, io penso sempre alla società e non a me stesso”.
Avrai bisogno col tempo di giocatori diversi?
“Dobbiamo trovare un altro tipo di soluzioni, ad esempio nelle mie squadre i quinti fanno sempre tanti gol. Però abbiamo grandi centrocampisti di inserimento e proviamo a sfruttarli. Oggi Skorupski ha fatto grandi parate ed è stato fantastico, ma possiamo migliorare negli ultimi metri. Però andiamo avanti così”.
Quanto manca per arrivare al top della forma fisica?
“Non ho mai detto che non stiamo bene fisicamente, ho detto che Pjaca e Praet devono migliorare la condizione perché tornano da infortuni. La squadra nel complesso sta bene e deve continuare così, con questo gioco, queste idee, muovere la palla, essere aggressivi e portare gli episodi dalla nostra parte”.
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