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Il tema

Torino e Bologna non sanno rimontare: chi va in vantaggio è a metà dell’opera?

Andrea Calderoni

I temi tattici del match di domenica alle 12.30 tra il Torino di Ivan Juric e il Bologna di Sinisa Mihajlovic

Cosa attendersi tatticamente domenica alle 12.30 tra Torino e Bologna? In primo luogo c’è da contestualizzare il nuovo modulo della squadra di Sinisa Mihajlovic. Il tecnico serbo da circa due mesi, dalla partita di Empoli in poi, ha fatto affidamento sulla difesa a tre in fase di possesso che si trasforma in difesa a cinque senza il pallone tra i piedi. Il cambio di modulo ha cambiato letteralmente volto al Bologna. I felsinei di oggi sono molto differenti da quelli delle passate stagioni: meno vivacità offensiva, più compattezza ed equilibrio. Questi ultimi due elementi sono quelli che alla lunga sono mancati al Mihajlovic granata nella stagione e mezza vissuta sotto la Mole.

FASCE - Gli schieramenti di Torino e Bologna, perciò, saranno speculari e ciò trasformerà la sfida in una serie di duelli uno contro uno che potrebbero risultare decisivi. In primo luogo osservate speciali saranno le corsie esterne. Si affronteranno due delle squadre che sfruttano di più l’arma del cross in mezzo. Il Torino è terzo nella speciale graduatoria con 103 traversoni andati a buon fine, mentre il Bologna è appena dietro con 91. I felsinei hanno segnato 5 gol di testa contro i 4 dei granata. In tale prospettiva per Ivan Juric sarà molto importante poter far affidamento nel corso della gara su Cristian Ansaldi, uno che in fase offensiva sa fare la differenza.

NUMERI - Un aspetto preoccupa nel Torino d'oggi, casa o trasferta non fa differenza, ovvero i punti guadagnati da posizione di svantaggio. Nessuno ha fatto peggio di Bremer e compagni in questa Serie A: sette gare, sette sconfitte e zero punti all'attivo. Nemmeno il Bologna, però, se la passa molto meglio (tre punti) ed è penultimo. Ciò significa che chi riuscirà a sbloccare la partita avrà un vantaggio non indifferente sull'avversario dal punto di vista mentale. I granata avranno, inoltre, un altro compito: essere efficaci e produttivi contro una formazione più avanti in classifica. Il Torino ha infatti vinto solo una delle ultime undici sfide di Serie A contro squadre che iniziavano il turno con più punti in graduatoria. In questa stagione l’atteggiamento è sempre stato propositivo contro le big del torneo, ma sono mancati i timbri in grado di spostare gli equilibri. In tutto questo c'è da attendersi, come a Cagliari, una gara molto fisica e dagli alti contenuti atletici.