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Kevin Bonifazi
Il Torino perde contro l'Atalanta e dice definitivamente addio al sogno Europa League. Una sconfitta pesante, che ridimensiona inevitabilmente le ambizioni e le sicurezze degli uomini di Walter Mazzarri. Assenze pesanti, scelte obbligate e non solo: il tecnico di San Vincenzo guarda in faccia la realtà e, senza trovare troppi alibi, dà il giusto merito ad un avversario che ha meritato la vittoria sul campo. Al banco degli imputati c'è anche Kevin Bonifazi, adattato da Mazzarri nell'inedita posizione di esterno di destra. Una scelta che a posteriori non ha premiato.
ERRORI - Dopo una buona prima frazione di gioco in cui l'ex giocatore della Primavera aiuta ottimamente Nkoulou e compagni a limitare il raggio d'azione di Gomez, pur comprensibilmente preferendo non spingersi in avanti, nella ripresa la prestazione è tutt'altro che impeccabile. Piuttosto evidente la disattenzione in occasione del primo gol dell'Atalanta: il classe 1996 si comporta "da centrale", facendosi calamitare da Gomez (marcato a zona da Nkoulou) e perdendo alle spalle Freuler, che può superare Sirigu da due passi. Semplice decisione sbagliata invece in occasione del 2-1, quando decide di spostarsi verso Barrow perdendo di vista Gosens. Due errori, se così si può dire, che vanno accettati e compresi visto il contesto difficile in cui Bonifazi è stato chiamato a misurarsi, in quella che era la seconda partita da titolare.
LA DIFESA - Il processo di crescita infatti passa anche da qui. Dalla comprensione e dallo studio degli errori commessi: "Abbiamo fatto una serie di leggerezze sul secondo gol, ne mancava uno dietro. - le parole di Mazzarri nel post gara - Io difendo i miei giocatori, per assurdo lui ha fatto il suo. Altri han fatto quell’errore, ma lasciamo stare, la colpa è sempre di tutti. Si poteva evitare quel gol". Insomma, la sensazione è che il tecnico granata nonostante tutto riponga ancora grande fiducia in Bonifazi. Ed in fondo è giusto così, specialmente viste le premesse: "Quando sei in emergenza devi adattare qualcuno. Non è il suo ruolo, secondo me ha fatto molto bene, ha fatto il massimo. Lui è stato bravo difensivamente, facendo abbastanza bene. Era l’unica soluzione che potevo avere. C’era tutta una serie di incastri per cui è andata così". Una cosa è certa: se su un giovane si crede, bisogna continuare a puntarci, gestendolo nel migliore dei modi. A posteriori, la scelta di schierare Bonifazi da esterno è criticabile, ma è stata dettata dalle condizioni non perfette di Molinaro. E in ogni caso a chi è agli inizi va dato modo di sbagliare.
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