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Torino-Brescia, sfida tra chi tira di meno. Ma per entrambe c’è un solo risultato

Andrea Calderoni

Temi Tattici / Tonali in mediana è il pezzo da diamante delle Rondinelle. Il Torino ricerca un equilibrio mancato fin qui

Che partita dobbiamo attenderci al “Grande Torino” tra il Toro di Moreno Longo e il rivitalizzato Brescia di Diego Lopez? Dal punto di vista tattico inciderà sicuramente un aspetto: entrambe le squadre saranno obbligate a vincere. Il Brescia forse ancor di più del Torino. L’affermazione sembra stonare con quanto sostenuto in tutto il mondo Toro nelle ultime ore post-Derby, ma se si analizza la classifica non si può non notare come per le Rondinelle la trasferta sotto la Mole sia l’ennesima ultima spiaggia di un finale di torneo complicatissimo. D’altro canto, dopo i k.o. con Cagliari, Lazio e Juventus, anche per i granata non c’è più troppo margine. La graduatoria è notevolmente peggiorata e dunque contro il Brescia bisognerà necessariamente strappare la posta in palio piena per agguantare quota 34.

DIFFICOLTA' TORO - Due formazioni obbligate a vincere che, al contempo, sono obbligate a fare molta attenzione a non scoprirsi eccessivamente. Il Torino nelle ultime giornate ha sempre subito o segnato nei primissimi minuti. Con l’Udinese e la Lazio è passato in vantaggio entro il 17’ e ciò ha permesso ai granata di contenere e di ripartire. In realtà, nelle ultime due gare casalinghe il Torino è stato più bravo a difendere che ad imbastire contropiedi. In entrambi i casi, infatti, ha ampiamente lasciato il pallino della manovra alla squadra avversaria. Alla Sardegna Arena e all’Allianz Stadium, invece, ha dovuto inseguire fin dai primi minuti e ha dovuto esporsi maggiormente. Offensivamente sono stati creati maggiori pericoli, ma in difesa sono emersi buchi clamorosi, viziati spesso da inconcepibili errori individuali. L’obiettivo del Toro sarà abbinare l’attenzione difensiva delle sfide con Udinese e Lazio e la produttività offensiva delle gare con Cagliari e soprattutto Juventus senza dimenticare la ripresa del match contro il Parma.

CENTROCAMPO BRESCIA - Non sarà semplice scalfire il centrocampo a tre del Brescia. Ovviamente gli occhi di tutti saranno puntati su Tonali, ma anche mezz’ali come Dessena e Bjarnason non sfigurano. Dover affrontare la partita in inferiorità numerica in mezzo al campo potrebbe essere alquanto rischioso per Andrea Belotti e compagni. In avanti, invece, il Brescia propone sempre le due punte con il trequartista a supporto. L’intercambiabilità delle marcature dei difensori granata sarà fondamentale e un aiuto prezioso dovrà arrivare da chi agirà davanti alla difesa (presumibilmente Rincon). Le Rondinelle sono la formazione di Serie A che in media tiene meno il pallone nella metà campo avversaria (7’46” contro i 10’42” del Torino). I ragazzi di Lopez gestiscono poco la palla sulla trequarti avversaria e proprio per questo devono essere massimamente efficienti. Un ultimo aspetto. Al “Grande Torino” domani si sfideranno i fanalini di coda per numero di tiri verso la porta (238 il Torino, 218 il Brescia).