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Torino, Buongiorno vuole rilanciarsi: sul cammino c’è il mentore Castori
Si avvicina il ritorno della Serie A, con il Torino che alle 15 di domenica sfiderà in casa la Salernitana. In casa granata c'è voglia di rilancio, viste le prime due partite terminate con una sconfitta e un conseguente bottino di zero punti in classifica. Tra i giocatori che scalpitano per una chance c'è Alessandro Buongiorno, difensore del Toro che nell'ultimo periodo con Juric è sceso nelle gerarchie. Si è visto in campo nel secondo tempo di Firenze come centrale della difesa a tre: ha dovuto prendere in consegna Vlahovic, non esattamente il più facile dei compiti, in un ruolo che peraltro il canterano granata non ricopre spesso, essendo stato impiegato più spesso come braccetto sul centro-sinistra.
SALERNITANA - La prossima partita sarà contro la neopromossa Salernitana, una squadra contro la quale servirà fare risultato. Sarebbe la gara ideale per Buongiorno per poter tornare ad essere titolare. Considerato anche il fatto che Rodriguez è ancora impegnato con la sua Svizzera e tornerà tardi a disposizione del mister granata, Juric potrebbe preferire il difensore di scuola Toro come braccetto di sinistra della difesa a tre. Le sue quotazioni potrebbero salire anche per il fatto che Rodriguez non è in un grandissimo momento, come si è visto nella partita contro l'Italia, culminata con l'errore che ha generato il calcio di rigore per gli azzurri.
CASTORI - Quella contro la Salernitana, peraltro, sarà una partita particolare per Buongiorno. Infatti il difensore ritrova il suo ex allenatore e grande estimatore Fabrizio Castori: il tecnico lo ha lanciato a Carpi nell'annata 2018/2019 e lo ha ri-ottenuto anche nel Trapani durante la stagione successiva. Non solo: lo avrebbe voluto anche in questa nuova esperienza alla Salernitana, ma il Toro lo ha bloccato e non lo ha più ceduto in prestito, ritenendolo assolutamente in grado di stare tra i sei difensori in rosa. La partita di domenica sarà quindi una sorta di ritorno al passato per Buongiorno, che potrebbe avere anche lo stimolo di far bene per dare una conferma delle sue qualità di fronte ad un allenatore che ha sempre creduto in lui.
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