Il piano ha funzionato?“I ragazzi hanno giocato con personalità, interpretando bene la gara. Sono moderatamente soddisfatto. Non volevamo farli giocare da dietro perché non possiamo permetterci il due contro uno sugli esterni, preferivo la palla lunga del portiere o quella un po’ sporca dei difensori. Non siamo stati molto lucidi forse, ma con questo caldo bisogna abbracciare i ragazzi per quanto hanno corso. Non respiravo io in panchina, figuriamoci loro che correvano”.
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Cambiare modulo può essere un vostro punto di forza? “L’ho detto dal primo giorno. Giocheremo 4-4-2 per gli amanti dei numeri, ma poi a gara in corso cambieremo molto. Oggi ho preferito metterci a specchio e pressare alto. Non volevo che arrivassero agli attaccanti le palle pulite”.
Ha fregato tutti…“Perché non siete attenti (ride, ndr). Siamo l’unica squadra in Europa che fa vedere tutti gli allenamenti. Tutti hanno giocato con personalità, di questo sono proprio soddisfatto: hanno interpretato la gara senza remore. Portiamo via un punto che è importante con noi, al debutto in casa di un Torino che vuole arrivare in Europa. Ma da domani dobbiamo già pensare all’Inter”.
Quale emozione ha avuto durante il minuto di silenzio per Mazzone? “Fu lui a farmi capitano quando giocavo. Fu lui a dirmi di non definirmi allenatore senza aver salito i gradino dell’Olimpico. Faceva il burbero ma aveva un cuore d’oro”.
Lei è il degno erede di Mazzone per qualità morale. “Domanda alla Marzullo, si è dato la risposta da solo (ride, ndr). Non posso sentirmi alla sua altezza. È stato un padre per tutti quanti, io spero di essere un fratello maggiore per i miei giocatori”.
Si aspettava una partita interpretata così dal Torino? “L’ho detto in presentazione: noi sappiamo come giocano loro, loro non sapevano come giocavamo noi. È una buona squadra che ha dei movimenti organizzati”.
Quanto sono stati importanti Sulemana e Makoumbou a centrocampo? “Hanno fatto una grandissima partita a centrocampo. hanno retto lo scontro con Ricci e Ilic che sono dei signori avversari”.
Si aspetta i regalini prima dell’Inter? “Andiamo avanti così, rispettiamo chi ha giocato oggi e ha fatto una grande partita”.
Perché ha lasciato fuori Augello? “Non avendo nessuno alto, ho preferito mettere Azzi che è più alto e lasciare i piccolini davanti sui calci d’angolo”.
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