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Torino-Cagliari 1-1, Mazzarri: “Sentiamo la pressione, è un momento particolare”

Marco De Rito

Sul centrocampo: "E' vero che il centrocampo non è brillante, ma quando una squadra non è brillante in tanti componenti se tu rinforzi il centrocampo c'è la possibilità di combattere di più perché il centrocampo è il cuore nevralgico del gioco. E' come una coperta corta: se tiri da una parte ti manca dall'altra. E' questo che voglio dire a chi mi dice che devo mettere tanti attaccanti. Anche nel secondo tempo con tanti attaccanti abbiamo fatto tanti contropiedi, ma non è che abbiamo dominato. Le punte stavano alte, il trequartista stava alto, ma il Cagliari ci ha messo là perché non avevamo la contrapposizione con i loro centrocampisti e ci hanno schiacciato. A me non piacciono questo genere di partite. Ho preferito i primi 20' del primo tempo, almeno giocavamo e recuperavamo la palla alta. Così si riacquista l'equilibrio di squadra. In questo momento dobbiamo accettare tutto, lavorando con calma e tranquillità. Pensando alla prossima con la Lazio che sarà difficile".

Su Verdi e Falque: "Iago è un giocatore importante, ha classe. Nel momento che il gioco si è fatto un po' più duro la squadra ha cominciato a preoccuparsi e anche a lui è venuto il braccino corto. Ho messo Zaza perché in quel momento lì bisognava andare un po' meno per il sottile. Se voglio recuperare Falque devo farlo giocare, avevo già pianificato con lui il cambio al 1' del secondo tempo, poi per come si è messa la partita ho deciso di toglierlo. In un momento particolare bisogna guardare anche queste piccole cose".

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