Che sensazione ha avuto a tornare a Torino?
LE VOCI
Torino-Cagliari 1-2, Mazzarri: “Lasciai a 27 punti, si è visto chi aveva ragione”
“Credo che nella vita bisogna parlare coi fatti. Da quando sono andato via io hanno cambiato una caterva di allenatori e mancava poco che ci si dovesse salvare la partita all’ultima giornata se non avessero pareggiato con la Lazio l’anno scorso. Mi ricordo quando siamo tornati in Europa dopo tantissimo tempo, il record di punti... Poi ci sono state cose che non mi sono piaciute e mi sono dimesso, avrei dovuto farlo prima. Poi abbiamo visto quello che è successo dopo… ”
Oggi il Toro per la prima volta ha patito la partita tatticamente. Dove nasce il salto di qualità del Cagliari?
“A gennaio sono state fatte delle scelte importanti. Ho fatto più fatica di quella che ho sempre fatto, sia per colpe nostre sia perché a volte è mancato pure quel pizzico di fortuna… Devo dare merito alla società di avermi messo nelle condizioni di lavorare come voglio io”.
Lei ha fatto risultato con tutte le sue ex squadre: le prepara in modo particolare?
“Purtroppo avrebbe meritato di perdere più il Napoli che il Torino oggi”.
Ancora sulla partita: "Il Gallo in casa è un trascinatore, ho pensato di mettere Grassi davanti a lui per fare schermo perché loro lanciavano su Belotti per poi agevolare gli inserimenti dei centrocampisti. Abbiamo messo Gaston davanti a Bremer; quando la palla ce l’aveva il portiere ci siamo messi col 3-5-1-1 perché Milinkovic-Savic lanciava lungo su Belotti e mettendo Grassi abbiamo consentito che Lovato non dovesse sostenere troppi duelli. I ragazzi sono seri, lavorano bene, si allenano con continuità. Ma non si è fatto ancora niente. Ora godiamoci questa bella vittoria. Poi pensiamo alla Lazio".
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