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Massimo Rastelli nasce il 27 Dicembre 1968 a Torre del Greco, in provincia di Napoli.
"EX ATTACCANTE - Nella stagione 1988/’89 Rastelli ha la prima occasione per affermarsi come calciatore professionista. Viene infatti acquistato, appena ventenne, dal Catanzaro di Massimo Pelanca con cui esordisce in Serie B collezionando 24 presenze e un solo gol. Negli anni successivi, pur dimostrandosi un attaccante non particolarmente prolifico, si afferma in Serie B nella Lucchese siglando nella stagione ’95-’96 il record personale di gol realizzati in una stagione: 14 reti. Nel 1997 viene acquistato dal Piacenza che gli dà la possibilità di giocare in Serie A. Rastelli rimane per 4 stagioni nella squadra emiliana collezionando 8 gol in 84 presenze nella sua prima esperienza in A. Nonostante la retrocessione in B col Piacenza nel 2000 e un campionato non troppo esaltante; riceve, nella stagione 2001/02, la grande chance di tornare nella “sua” Campania. Viene infatti acquistato dal Napoli dove sigla, ancora una volta in serie cadetta, 6 gol in 32 match. Nei due anni successivi si merita il ritorno in A con Piacenza e Reggina ma ormai trentacinquenne non lascia il segno. Dopo alcuni anni in giro per diverse squadre la sua carriera da giocatore si chiude nel 2009 in C1 alla Juve Stabia.
"DA ALLENATORE - Dopo le prime esperienze con Juve Stabia, Brindisi e Portogruaro (dal 2009 al 2011), Massimo Rastelli diventa, nel 2012, allenatore dell’Avellino. Con la squadra campana riesce ad affermarsi professionalmente conquistando al primo anno la promozione in Serie B. Nel 2014/’15, poi, sempre alla guida dei biancoverdi, raggiunge una storica semifinale playoff persa contro il Bologna nonostante un’ottima prestazione dei suoi. Visto il bel calcio e il carattere mostrato dalle sue squadre, Rastelli, riceve l’anno successivo la sua prima grande occasione da allenatore. Viene infatti scelto dal Cagliari di Giulini per riportare immediatamente la squadra sarda in Serie A dopo una sfortunata retrocessione. Obbiettivo subito raggiunto dall’allenatore campano che riuscì a vincere lo scorso campionato di B meritando sul campo la conferma anche in Serie A. Rastelli esordisce da allenatore, nella nostra massima serie, la prima giornata dell’attuale campionato. Il 21 Agosto l’esordio è però amaro per lui e per il suo Cagliari che escono sconfitti da Marassi per 3-1 contro il Genoa. Ora, però, il Cagliari è appaiato al Toro a 16 punti in classifica e le due squadre si affronteranno nell’anticipo di Sabato allo Stadio Grande Torino.
"NEL 4-3-1-2 L’UOMO CHIAVE E’ IL TREQUARTISTA - Il modulo vincente che ha caratterizzato le ultime due stagioni di Rastelli è sicuramente il 4-3-1-2. Il suo è uno stile di gioco molto propositivo. I due terzini hanno il compito di sovrapporsi e spingersi in avanti per arrivare al cross (arma che fin ora si è rivelata a doppio taglio in quanto ha permesso ai rossoblù di segnare 19 gol ma anche di subirne 24 dovuti anche alla scarsa propensione difensiva dei terzini in rosa). Le due mezzali Padoin e Ionita hanno un compito di grande corsa e sacrificio ma anche licenza di inserirsi in fase offensiva. L’uomo-chiave del modulo e uomo di fiducia di Rastelli è poi Davide Di Gennaro. L’anno scorso veniva impiegato dal mister come mediano d’impostazione davanti alla difesa. Oggi il suo nuovo ruolo è non è prettamente il trequartista ma piuttosto quello di regista offensivo in grado di dettare i tempi dell’ultimo passaggio. Col suo cambio di ruolo e l’inserimento di Tachtsidis davanti alla difesa come mediano fisico, Rastelli e il Cagliari, sembrano avere trovato la quadratura giusta.
Sabato prossimo, alle 18, Rastelli giocherà per la prima volta in Serie A allo Stadio Grande Torino contro un Toro in cerca di rivincita dopo il pareggio di Udine. E per battere il Cagliari ai granata servirà attaccare, senza permettere ai rossoblù di pensare.
Nicolò Muggianu
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