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"I flop di Linetty, Murru e Rodriguez, pupilli di Giampaolo che con la dipartita del tecnico abruzzese hanno una collocazione meno certa; l’impatto nullo di Bonazzoli e quello quasi nullo di Gojak; i milioni spesi per Vojvoda, diventato col passare delle settimane una riserva per la presenza di Singo; il mancato arrivo di regista/trequartista. Sono i capi di “imputazione” che pesano su Davide Vagnati, il responsabile tecnico del Torino. Urbano Cairo ha puntato con decisione lo scorso aprile su di lui dandogli una certa libertà di azione e riconoscendogli un contratto importante, ma i risultati seguiti al mercato estivo finora sono ben più che deludenti. Inevitabile che, oltre all’esonero del tecnico Giampaolo, il patron granata stia facendo delle riflessioni sul futuro che investono anche la posizione di Vagnati, responsabile tecnico e, come tale, sotto esame, come tutti al Torino.
"GLI SCENARI - Non si avverte la possibilità un ribaltone imminente. Sarà Vagnati a condurre questo mercato di gennaio e probabilmente a terminare la stagione. Ma l’esito del campionato inciderà anche sul suo futuro. In caso di malaugurata retrocessione è facile immaginare che Cairo possa cambiare molto se non tutto in società. Ma anche in caso di salvezza non è escluso che il patron possa puntare su un nuovo direttore sportivo se è vero che, come filtra, il patron - molto deluso - sta ragionando ad ampio raggio sulle cause di questo fallimento. Vagnati è tra gli artefici dell’ottima ciclo della Spal ed è ancora giovane, dunque cautela imporrebbe di concedergli altre chances. Per questo al momento i quadri societari del Torino non dovrebbero cambiare. Vagnati insieme al nuovo tecnico Nicola lavorerà per raggiungere la salvezza perché il bene del Torino viene prima di tutto. Poi si ragionerà sul futuro dei singoli e l’ultima parola spetterà a Cairo.
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