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"L'argomento è ormai assolutamente noto, talmente sentito e ripetuto da essere ormai stato mandato a memoria: il Torino dei primi tempi sembra una una squadra completamente diversa da quello delle riprese. Si tratta di un dato innegabile, che vede i granata disputare i primi 45' di fatto dominando contro quasi qualsiasi avversario si trovino di fronte e molto spesso - quasi sempre - passare in vantaggio anche per più di una rete, per poi subire nel corso del secondo tempo la puntuale rimonta avversaria e più in generale, senza focalizzare il discorso in termini di gol, un calo netto che porta i ragazzi di Mihajlovic a "rincorrere" gli avversari anzichè riuscire nuovamente ad anticiparli.
"Ecco che a proposito di questa fondamentale lacuna, che ha rappresentato fino a questo momento il principale nemico ed ostacolo per il Torino stesso nell'arco di questa stagione, si è espresso ieri pomeriggio anche il Presidente Urbano Cairo nella conferenza stampa tenuta a margine della presentazione di Torino Channel: qui le dichiarazioni complete di Cairo - qui la presentazione del canale telematico granata - qui la fotogallery dell'evento. "Il calo? E' chiaro che se la classifica dei primi tempi dice che sei secondo o terzo, la qualità c'è" così il presidente, che poi prosegue "Mi dicono non sia un problema fisico: quello che mi ha detto Petrachi, dopo un confronto con Mihajlovic, è che probabilmente si deve fare un qualcosa di diverso per andare a contrastare l'avversario anche nella propria metà campo"
"Ed in effetti, la visione non è così sbagliata ed anzi potrebbe aver colto proprio nel segno: al di là del calo temporale - collocato come detto sempre nella ripresa, e molto spesso solamente nella prima frazione di questi secondi 45' - la causa di questa lacuna sembra avere le proprie radici in un atteggiamento tattico differente in due situazioni: se è vero che i granata mettono in campo un gioco assolutamente offensivo e volto a pressare i portatori di palla avversari per metterli in crisi e recuperare la spera, questa attitudine viene in effetti messa in atto solamente - o comunque soprattutto - in una metà campo. Nel momento in cui gli avversari attaccano e si portano in posizione più pericolosa, avvicinando l'area di rigore abitata da Hart, ecco che il Torino sembra divenire improvvisamente meno agguerrito e non pressa con la necessaria intensità: il risultato è una maggiore libertà e possibilità di sviluppare gioco per gli avversari in prossimità della porta granata.
"Una importante svolta potrebbe quindi arrivare in questo senso, dal punto di vista tattico: i ragazzi di Mihajlovic hanno dimostrato di saper seguire egregiamente la filosofia di gioco del tecnico e di essere in grado di mettere in crisi qualsiasi tipo di avversario attraverso la pratica dei propri principi, ma per colmare le lacune evidenziate e compiere davvero un primo passo in avanti il pressing deve diventare costante e ricoprire l'intera superficie del terreno di gioco. Cairo parla dunque anche di tattica, e sembra far centro: l pressing a tutto campo potrebbe essere la medicina giusta per questo Torino.
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