In mattinata il presidente granata Urbano Cairo è intervenuto ai microfoni di Radio Deejay nel programma condotto da Ivan Zazzaroni e Fabio Caressa, "Deejay Football Club". Di seguito le sue dichiarazioni.
le voci
Torino, Cairo: “Tanti vogliono Bremer. Belotti? Magari succede qualcosa di buono”
Le parole di Urbano Cairo in esclusiva per "Deejay Football Club"
Bremer, Singo, Lukic, Belotti… che succede?
“Vediamo. Con Belotti il contratto è in scadenza, vediamo che succede. So che Vagnati e il suo procuratore stanno parlando, e anche Juric è intervenuto. Vediamo se troviamo una soluzione. Ho già detto che preferisco non parlarne, in modo tale che non parlandone possa succedere qualcosa di buono. Gli altri sono molto apprezzati. Molte squadre stanno ronzando intorno a Bremer in particolare. Noi siamo reduci da annate complicate anche dal punto di vista economico: dobbiamo un po’ sistemare le cose, ma chiaramente mantenendo la forza della squadra e anzi rafforzandola con innesti di qualità. Come dicevamo con Juric, è fondamentale avere un buon mix: giovani ma anche qualche giocatore più esperto, per continuare un cammino che è iniziato quest’anno. Vediamo come vanno le ultime due partite, ma il Toro è piaciuto, ha un’anima, ha un atteggiamento che piace a me e ai tifosi: rubare palla nella metà campo avversaria, non abbassarsi. Cose tipiche di un Toro che ha cazzimma. Direi bene, è stata una buona stagione”.
Per Bremer 35 milioni bastano?
“Non parliamo di queste cose qui, non siamo così prosaici”
Prenderebbe Chiellini come dirigente?
“No. Non perché non sia in gamba, ma che c’entra Chiellini col Toro? Con tutto il rispetto per lui ovviamente”.
Lukic lo avete comprato che era un ragazzino. Se ne parlava bene in Serbia. Che cosa è successo in questi anni? Quest’anno è esploso...
“Lo abbiamo preso che aveva vent’anni. C’era Mihajlovic che lo apprezzava molto e lo ha fatto giocare. Lo abbiamo dato in prestito e poi è tornato, ha fatto una crescita graduale. Quest’anno è esploso. Con Juric ha trovato una preparazione fisica, un posizionamento, una motivazione anche grazie a Juric. Il tipo di gioco con due centrocampisti che fanno entrambe le fasi è molto adatto lui perché è un box-to-box, un centrocampista a tutto campo. Ha fatto cose importanti”
Ma Belotti vuol restare o no?
“Penso che, essendo lui un ragazzo per bene, sarei stupito se dopo sette anni al Toro, da capitano, avendo fatto 100 gol, non avesse la voglia di restare. Dopodichè, il fatto è che non siamo ancora arrivati ad un accordo”
Tra Milan e Inter chi preferisce vinca lo scudetto?
“Da bambino ero tifoso del Milan e del Toro. Poi il Milan l’ho abbandonato, ma tra Milan e Inter…”
E’ tornata in C l’Alessandria…
“Mi è molto dispiaciuto, li ho seguiti tutto l’anno. A gennaio abbiamo anche cercato di capire se c’era qualcosa che si poteva fare insieme, ma non siamo riusciti. Ora spero che possano ripartire subito bene per tornare presto in B”.
Sabato il giro passa da Superga. Lei va?
“Sì, vado, anche perché è il mio compleanno…”
Se riesce a tenere operazioni importanti, basta poco per l’Europa, con Juric…
“Già quest’anno a un certo punto, dopo le partite di gennaio… Con la Fiorentina vinto bene una partita fantastica, col Sassuolo pareggiammo ma facendo una partita eccellente. A febbraio purtroppo c’è stato un intoppo, succede anche di perdere partite che si pensa di vincere. Poi però siamo ripartiti bene, ora vediamo come finisce il campionato, cerchiamo di superare i 50 punti”.
Decreto crescita: il suo giornale ha preso una posizione precisa. Ma non crede che abbassando il livello si deprima i calciatori italiani? Molte società sono andate a prendere giocatori all’estero rinunciando al prodotto italiano…
“Io vedo molta demagogia nel progetto. Non è questo ciò che può salvare il calcio italiano. Bisogna fare altre cose prima per i giovani, che non sono certo il decreto crescita cambiando da 500mila a un milione… Cosa che ha l’effetto di favorire le squadre più importanti che comprano giocatori che costano di più. Con questa manovra si perde l’equità e non si favorisce la crescita dei giovani”.
Vogliamo anche dire che va cambiato il decreto dignità per quanto riguarda le scommesse?
“Bravo. Concordo pienamente. Con la demagogia non si va lontani. Ci vogliono misure anche rigorose e forti, che siano di ampio respiro, e non di piccolo cabotaggio”
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