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gazzanet
"Il dislivello che in questo momento separa Torino e Carpi in classifica (+12, 31 i granata, 19 gli emiliani) è stato costruito prevalentemente nella prima parte della stagione in corso. Da quando è iniziato il nuovo anno, infatti, le strade percorse dalle due squadre sono pressoché uguali, anzi, i numeri migliori li ha proprio la squadra di Castori, che, nelle ultime 8 partite, ha conquistato 9 punti. Media inferiore per il Toro, che ne ha portati a casa altrettanti a fronte di una partita in più - il recupero con il Sassuolo, che era in programma l'anno precedente. L'ennesima testimonianza di un inizio anno difficile, per la squadra di Ventura.
"Il Torino, tuttavia, ha reso di più in attacco, realizzando 12 reti, mentre gli emiliani sono fermi a 8. D'altronde, però, c'è da registrare che i granata, dal ritorno di Immobile, hanno innestato un'altra marcia in fase offensiva, trovando 11 gol in 7 match, mentre con Napoli ed Empoli si era fermi al famigerato rigore di Quagliarella. E' dietro, però, che il Carpi si è dimostrato più solido, subendo 10 reti a fronte delle 13 dei granata, anche se Belec non è mai riuscito a mantenere inviolata la propria porta, mentre Padelli ha chiuso la saracinesca contro il Verona.
"Nonostante questi dati suggeriscano equilibrio, è necessario osservare come le parabole siano decisamente opposte: il Carpi viene da tre sconfitte consecutive (anche se contro corazzate come Inter, Fiorentina e Napoli) e, dopo aver iniziato l'anno con 6 punti in due partite, ha smarrito la via della vittoria. D'altra parte, invece, c'è un Torino che, seppur tra molti stenti, sta cercando di ritrovare lo smalto di un tempo, dopo il successo in casa del Palermo. Domenica prossima i granata lotteranno per continuare a tenere un passo più consono alle loro qualità.
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