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Torino-Carpi, parla Ventura: “Lo striscione non era offensivo. Concesso poco o nulla”

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
Post partita / Il tecnico granata al termine della sfida contro gli emiliani: "Dicevano grazie per quanto fatto. Non abbiamo concesso un tiro agli avversari e abbiamo sprecato diverse palle gol, rigore compreso. Spiace per il risultato"

E' intervenuto ai microfoni dei giornalisti Giampiero Ventura al termine di Torino-Carpi, ecco i suoi commenti: "Il cambio di conduzione tecnica auspicato dai tifosi potrebbe anche rientrare nella normalità delle cose. Lo striscione per me non è offensivo perché mi ringraziava per quanto fatto in questi 5 anni. Ma non mi pongo il problema. Ringrazio il pubblico perché oggi riempiendo lo stadio ha scritto una pagina straordinari a di questo sport. Dobbiamo ritrovare il sorriso tutti assieme. Abbiamo giocato contro un Carpi che  non concede nulla e non era semplice".

Il tecnico Ventura poi continua: "Spiace non aver vinto davanti ad uno stadio pieno che è venuto a sostenerci dal primo all'ultimo minuto. Non abbiamo concesso nulla ad una squadra che nelle ultime giornate ha messo in difficoltà squadre come Napoli, Fiorentine e non solo". 

Quindi Ventura prosegue: "Un po' di rammarico c'è, per non aver vinto e per aver sbagliato un rigore che poteva essere decisivo. I ragazzi e tutta la società ci teneva a vincere, ma per come si era messa la partita, ad un certo punto si è rischiata anche la beffa. Dobbiamo tornare a giocare divertendoci".

Sul rigore: "Credo sia netto, lampante. Il rigorista è Maxi Lopez quando c'è lui in campo. Lo stesso Immobile è un rigorista, ma l'argentino se l'è sentita e può capitare di sbagliare. Se prendi la palla, vuol dire che te la senti. Magari Immobile segnava (scherza, ndr)".

Poi sul futuro: "Abbiamo costruito un gruppo giovane e ci vuole tempo e pazienza per poter ottenere risultati di spessore. Questo zoccolo che stiamo cercando di creare ci darà grosse soddisfazioni in futuro, ma occorre pazienza ora e lavorare tutti assieme e remare nella stessa direzione. Quella che porta al bene del Torino. Il cambio di modulo iniziale ad oggi non è praticabile, perché gli uomini che abbiamo sono funzionali al 3-5-2 e basta. Poi quando possiamo a gara in corso magari mettiamo tre punti".

Quindi il tecnico ligure conclude: "Potevamo fare molto di più e certamente non posso dire di essere completamente soddisfatto del risultato. Però ci sono diversi aspetti positivi da analizzare, alla pari di quelli negativi. Ovviamente dobbiamo migliorare sotto il profilo mentale, riuscire ad osare di più. Giocare con in testa l'idea di essere obbligati a vincere non è semplice, ma chi vuole sfondare deve imparare a reagire sempre".