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Torino, che sfortuna per Sanabria: solo due giorni in campo causa Covid

Focus On / Lo stop per il virus complica ulteriormente l’inserimento dell’attaccante paraguaiano, in attesa di capire quando si potrà tornare in campo

Gianluca Sartori

Solo due giorni di lavoro. E’ quanto è durata finora l’avventura al Torino di Antonio Sanabria, che certo ricorderà a lungo il modo in cui il coronavirus ha messo i bastoni tra le ruote al suo avvio di esperienza sotto la Mole, segnata fin qui dalla sfortuna. Il paraguaiano, infatti, è stato annunciato il 30 gennaio dal club granata in un comunicato che contemporaneamente certificava la sua positività al virus. Positività che se ne è andata il 18 febbraio: venti giorni di isolamento in hotel, con la sua famiglia, sono stati necessari per scacciare via l’infezione, che comunque fortunatamente non ha comportato l’insorgenza di problemi seri di salute.

SFORTUNA - Domenica 21, Sanabria ha vissuto il suo primo allenamento al Filadelfia, comunicando via social la sua soddisfazione di vivere un momento così a lungo atteso. Era ben chiaro a tutti che il suo inserimento sarebbe dovuto passare per un supplemento di lavoro atletico che potesse metterlo alla pari con il resto del gruppo dopo venti giorni di sostanziale inattività. Ha lavorato sul campo con i compagni anche lunedì, poi martedì 23 è arrivata la notizia dei nuovi casi di coronavirus all’interno dello spogliatoio. E lo stop all’attività di tutta la squadra. L’infezione ovviamente non è partita da lui, che è risultato positivo prima di entrare a contatto col gruppo squadra per poi tornare ad allenarsi solo a negatività accertata. Però la situazione è un grande ostacolo anche per “Tonny”, che ora è tornato in hotel in isolamento come tutti