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MILAN, ITALY - FEBRUARY 10: Brahim Diaz of AC Milan in action during the Serie A match between AC Milan and Torino FC at Stadio Giuseppe Meazza on February 10, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)
Esordire in Serie A nella "scala del calcio" a soli 18 anni non deve essere facile, soprattutto se tutti gli occhi sono puntati su di te. È ciò che ha fatto Gvidas Gineitis, promettente mezz'ala classe 2004, che contro il Milan ha disputato i primi minuti in massima serie entrando nella formazione titolare del Toro. "Ha giocato una partita normale, ma può fare meglio" ha sottolineato Juric, che nutre grande stima per lui e dalla pausa per il mondiale in poi lo ha aggregato definitivamente alla prima squadra.
Il motivo è presto detto. Gineitis è un centrocampista dinamico e tecnico, che non disdegna gli inserimenti offensivi come dimostrano i sei gol collezionati con la primavera granata in poco meno di un anno. Sono caratteristiche ideali per il gioco di Juric, che unite al fisico imponente (è alto 1,87) ne fanno un giocatore moderno e spendibile anche nell'immediato. E oltre a Juric, anche la nazionale lituana ha posato gli occhi su Gineitis, facendolo esordire a novembre contro Islanda ed Estonia.
Passo dopo passo, Gvidas Gineitis si sta imponendo con la maglia del Torino addosso: Ludergnani, che già lo aveva voluto alla Spal, l'ha portato con sé anche a Torino nel gennaio del 2022, nell'ambito dell'operazione Seck. Con Coppitelli ha subito recitato un ruolo da protagonista, nonostante fosse sotto età, convincendo il Toro ad offrirgli il primo contratto da professionista a giugno (un triennale). Con Scurto, in questa stagione, ha compiuto un ulteriore salto di qualità, trascinando la Primavera con 4 gol e 2 assist. Poi Juric l'ha convocato per il ritiro in Spagna, lo ha testato contro l'Espanyol e la Cremonese e da allora non ne ha voluto più fare a meno. A San Siro è arrivato l'esordio in A, un altro tassello di un'ascesa tanto rapida quanto meritata. Ora Gineitis vuole continuare a stupire e far vedere a tutti le doti che hanno spinto Juric a puntare su di lui.
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