Lo stop di Djidji sarà lungo e questo obbliga il Torino a correre ai ripari. La situazione in difesa d’altronde non è delle migliori. Senza Schuurs da inizio stagione, adesso Juric perde un’altra pedina molto importante come Djidji. Il francese d’altronde ha caratteristiche uniche e per l’allenatore croato è stato fondamentale, perché ha gran ritmo e diventa fondamentale soprattutto quando i granata vogliono giocare uomo su uomo contro avversari particolarmente veloci palla al piede.
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—Adesso però c’è da guardare al presente e la situazione in difesa non è particolarmente rosea. Ai box c’è di sicuro anche Tameze, che quest’anno è stato l’alternativa a Djidji come braccetto a destra della difesa granata. In questo momento l’unico giocatore abile e arruolatile è Sazonov, perché Lovato non ha ancora recuperato al 100%, ma il Toro proverà a recuperare il difensore ex Salernitana e Verona. Appare difficile che però possa partire titolare sabato: a ieri, martedì, si allenava ancora a parte. Dunque, a Udine Sazonov è favorito per giocare titolare. Sullo sfondo resta l'opzione Vojvoda (a Lecce nel girone di andata ricoprì il ruolo di braccetto destro).
Chiaramente una volta rientrato Tameze, sarà il centrocampista francese a occupare la casella lasciata vuota da Djidji. D’altronde il mediano arrivo in estate dal Verona ha dimostrato di poter ricoprire quel ruolo molto bene. È chiaro però che sarebbe un ulteriore modo per correre ai ripari che renderebbe sempre più corta la coperta, visto che anche a centrocampo le soluzioni non sono tantissime visto l’infortunio di Ilic.
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