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gazzanet
"Finisce con un 1-1 che lascia l'amaro in bocca a tutti il match dell'Olimpico Grande Torino tra il Chievo Verona di Rolando Maran e il Torino di Sinisa Mihajlovic. Una partita povera di emozioni, quella andata in scena nel pomeriggio di ieri, che ha visto le due squadre annullarsi per gran parte del match. A prendere il risultato con maggiore ottimismo senza dubbio è la compagine veronese, che riesce a conquistare un punto su un campo ostico, contro una squadra sulla carta più attrezzata. È la squadra di Maran ad avere il miglior approccio al match: pronti via e il Chievo prende subito in mano le redini dell'incontro. In 15' il gol di Hetemaj e il palo di Castro spaventano il Torino, che fatica a rendersi pericoloso dalle parti di Sorrentino.
"I granata reagiscono ma faticano a sfondare il muro difensivo del Chievo. Prima Burdisso ci prova facendosi trovare pronto su calcio di punizione, poi un Baselli sugli scudi riesce a trovare di testa il gol dell'1-1. A questo punto ci si aspetterebbe vedere una crescita da parte Torino, che chiude gli ospiti negli ultimi 50 metri. Ma non è così. Mihajlovic viene imbrigliato dal pressing alto di Maran e i granata si trovano spesso in difficoltà nel trovare la conclusione da posizione favorevole. L'unica ghiotta occasione capita sul piede di Iago Falque, che a due passi dalla porta calcia addosso a Sorrentino, colpendo la traversa. Al 74' poi, a regalare l'occasione d'oro al Torino e Massimo Gobbi, che con uno svarione difensivo stende in area Belotti; con Banti che assegna calcio di rigore. Per sua fortuna, il gallo dagli 11 metri si fa ipnotizzare dal portiere, che respinge il tiro dal dischetto.
"Una partita preparata alla perfezione dal Chievo, che nell'arco dei 90' non va mai in affanno e riesce a rendersi pericoloso più volte del previsto dalle parti di Sirigu. Da sottolineare la mossa di Maran, che con le posizioni 'ibride' di Hetemaj, Birsa, Castro e Radovanovic riesce a mettere in difficoltà il Torino. Dall'altra parte Mihajlovic non riesce a dare la giusta scossa ai suoi: a prescindere dal rigore sbagliato, i cambi non danno l'apporto sperato. Niang è troppo nervoso, Berenguer poco concreto e Valdifiori avrebbe forse meritato maggiore spazio in una partita in cui le sue geometrie sarebbero state utili alla causa. Buona invece la scelta di far giocare Obi dal 1', con il nigeriano che offre un assist al bacio a Baselli in occasione del gol dell'1-1.
"Non può dunque essere soddisfatto Sinisa Mihajlovic, che a fine partita si lecca le ferite (LEGGI QUI): “Sono Dispiaciuto e arrabbiato. Abbiamo fatto sempre la partita, anche se il Chievo è partito meglio. Abbiamo avuto 6-7 palle nitide, preso una traversa, sbagliato un rigore. Facciamo troppa fatica a fare un gol. E’ vero che il Chievo ti fa giocare male, ma non è che deve sempre servire una grande partita per vincere”. Poi la riflessione si sposta su una lettura tecnico-tattica: “Il nostro portiere non ha fatto nemmeno una parata. C’era troppo spazio tra Rincon e Radovanovic, quando Tomas si alzava a prendere Radovanovic la difesa era troppo bassa e c’era spazio per Birsa, quando invece Rincon andava su Birsa, c’era più spazio per Radovanovic. E siamo rimasti un po’ presi in mezzo”.
"Dall'altra parte, invece, Maran non può che essere soddisfatto (LEGGI QUI): “Volevamo fare pressione alta per togliere rifornimenti ai giocatori che possono fare la differenza. Ce l’abbiamo fatta grazie al grande lavoro di attaccanti e centrocampisti. Noi per fare bene dobbiamo lavorare da squadra, costruirci i gol attraverso la manovra, per fare male agli avversari. Abbiamo avuto degli ottimi momenti dove potevamo anche chiudere la partita. La mia squadra ha messo personalità e ordine, e ha portato a casa un pari più che meritato”. Insomma, non sembrano esserci troppi dubbi: Maran ha imbrigliato il Torino con il suo pressing alto, e Mihajlovic non è riuscito ad effettuare le giuste contromosse per ribaltare il risultato.
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