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Verso Torino-Atalanta / Le tattiche di Colantuono con il suo tradizionale modulo visto anche al Toro
A Torino ha anche allenato in Serie B centrando i play off poi persi contro il Brescia, Stefano Colantuono, però, ha trovato la sua dimensione a Bergamo sponda Atalanta nella squadra che gli aveva già regalato due anni importanti tra il 2005 ed il 2007.
"Il suo marchio di fabbrica è sempre stato un 4-4-2 piuttosto integralista che tante soddisfazioni gli ha regalato nel corso della sua carriera. In questa stagione a Bergamo complice la forma della rosa con un giocatore come Maxi Moralez, il 4-4-2 classico si è visto poco. Più utilizzate le varianti con il piccolo argentino che agisce tra le linee in una sorta di 4-4-1-1. Nella scorsa stagione aveva anche tentato il 4-3-3 con risultati non eccellenti che lo hanno convinto a ritornare ad un più tradizionale schema caratterizzato da movimenti differenti da quelli dello scorso anno e trame sviluppate per vie centrali che i giocatori in questo spezzone di stagione stanno facendo fatica a mandare a memoria. Nella sua carriera ha sempre optato per preparazioni piuttosto intense che dessero i loro frutti nel periodo autunnale della stagione. L'Atalanta che arriva a Torino non sfugge a questa regola e infatti gli orobici stanno salendo di condizione rispetto alle prime uscite; aver tenuto testa al Napoli è un ottimo esempio della forma ritrovata della squadra di Colantuono. Cura in modo particolare i calci piazzati, ma nello sviluppo della gara tende a tenere almeno otto-nove uomini bloccati dietro la linea della palla in fase difensiva per poi attaccare con al massimo cinque-sei giocatori. In base a questo schema diventano fondamentali la tenuta difensiva e la capacità degli attaccanti di far salire la squadra e di crearsi da soli le occasioni da gol. Denis, attaccante principe della Dea, si è sbloccato contro il Napoli e potrebbe aver trovato nuove motivazioni e stimoli da questa rete, in questo senso il modulo tipico di Colantuono ha ritrovato uno dei suoi punti cardine cosa che renderà la vita dura al Toro. La tenuta difensiva non è stata un problema, al di là degli errori individuali, la linea difensiva sa fare quello che il mister chiede ed avere in porta un giovane spavaldo ma di ottimo avvenire come Sportiello dà sicurezza a tutto il reparto.
"Il Torino potrebbe trovarsi di fronte una squadra che aspetta e riparte in contropiede mettendo in difficoltà i granata che non sono una squadra costruita per portare assedi alla porta avversaria, ma la prestanza fisica di Amauri e l'imprevedibilità di Quagliarella saranno fondamentali per il Toro.
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