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Torino, contro il Carpi il fallimento del doppio centrale a centrocampo

Nikhil Jha

L'analisi / La presenza contemporanea in campo di Gazzi e Vives, dettata anche dalle necessità, ha tolto profondità al centrocampo

"Certamente, preparare una partita come quella di ieri non deve essere stato facile per Giampiero Ventura: al di là del tenere alta la tensione dei giocatori (obiettivo fallito), il mister granata ha dovuto anche fare i conti con una formazione in gran parte da rimaneggiare, viste le contemporanee assenze in mezzo al campo di Baselli e Farnerud per infortunio e di Obi per squalifica, oltre alle condizioni fisiche non eccellenti di Acquah.

"La soluzione provata, dunque, è stata quella di approfittare del ritorno di Gazzi per spostare Vives sulla mezz'ala e farlo agire specularmente a Benassi sul centrosinistra. Al di là del risultato, il gioco fino alla sostituzione del rosso mediano con il ghanese al 60' è stato inconcludente, sancendo il fallimento dell'esperimento. Gran parte del merito, è vero, va dato al Carpi, che ha saputo difendersi bene e con ordine, correndo sì il rischio di schiacciarsi sulla sua area di rigore, ma impedendo altresì al Toro di sviluppare trame centrali. Se a questo si aggiunge la serata no di Zappacosta e un Gaston Silva non disastroso, ma espressamente fuori ruolo, ecco spiegata l'abulimia offensiva granata, incapace di arrivare alle sue punte se non con ingestibili lanci lunghi.

"In mezzo al campo, infatti, Vives non è riuscito a dare profondità alla squadra, non proponendosi quasi mai oltre la trequarti avversaria, lasciando al solo Benassi il compito di ricevere palloni in avanti e smistarli alle punte, oppure sovrapporsi all'esterno. Il tuttofare di Afragola, infatti, non ha queste caratteristiche nelle sue corde, trovare gli spazi non è la sua specialità: molto più a suo agio si è trovato quando ha ripreso il suo posto davanti alla difesa dopo la sostituzione di Gazzi con Acquah, il quale, sebbene non fosse al 100%, ha fatto rimpiangere i tifosi di non averlo visto dal primo minuto, per la grinta e il mismatch fisico creato a centrocampo.

"Le cose migliori Vives le ha fatte vedere con più spazi, come nel contropiede del primo tempo in cui, servito sulla trequarti da Bovo, ha avuto il tempo di controllare e servire Maxi Lopez il cui tiro e stato respinto in spaccata da Gagliolo. Questo dimostra che la differenza l'hanno fatta gli spazi: con il Carpi chiuso di ieri pomeriggio c'era la necessità di spezzare la catena difensiva biancorossa con fisico e qualità, mix che Acquah avrebbe garantito con maggior continuità.

"Non c'è dubbio, comunque, che Ventura abbia colto dalla débâcle di ieri le informazioni da studiare per le prossime partite, quando potrà approfittare anche del recupero dei giocatori in infermeria e al fermo del giudice sportivo.