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Che non sia proprio un periodo positivo per il Toro lo sa pure chi deve emettere il primo vagito nel mondo! Che sia un momento in cui i risultati e le prestazioni stiano deludendo i tifosi granata è accertato da tre giornate di seguito in cui il Toro ha raccolto la miseria di tre punti frutto di tre pareggi faticosi. Che la squadra abbia giocatori di qualità ma non un grande organico capace di sopperire alle assenze è conclamato dai cinque infortunati e dalla coperta corta a disposizione di Mihajilovic.
Adesso però c’è la necessità, contro la Roma, di dare davvero una svolta alle nubi nere che si stanno addensando su questo inizio di stagione e reagire con forza facendo almeno intravedere un po' di luce. Non convince il modulo a due di centrocampo, ma giusto o sbagliato che sia l’allenatore granata continua a far percorrere ai suoi giocatori la sua strada, anche spesso costretto nell’oggi a non poter sopperire ai numerosi infortuni con gente davvero in grado di sostituire i titolari.
Oggi il Toro affronterà una Roma che ha conquistato Londra nella partita giocata mercoledì contro il Chelsea grazie a Re Dzeko. Partita difficilissima, quasi improponibile, eppure bisogna confidare sulla forza di reazione dei granata, che saranno sorretti come sempre dai propri tifosi. Il confronto contro l’undici giallorosso sembra impietoso per i granata, con 14 reti fatte e sole 5 subite dai ragazzi di Di Francesco, rispetto al Toro che sì ha fatto 14 reti ma ne ha subite ben 13. Non è che i giallorossi abbiano impressionato in campionato ma la forza fisica e tecnica di Nainggolan e compagni è devastante.
Occorre che i granata riescano dal primo minuto a scendere in campo con la giusta mentalità: aggressiva, combattiva ma soprattutto attenta. Andare all’arma bianca contro i giallorossi sarebbe un vero suicidio. Lasciare spazi e corridoi come contro il Crotone vorrebbe dire prendere anche tre o quattro gol dalla Roma. Quello che si potrebbe prospettare per i granata, per avere una squadra più accorta capace di arginare meglio il centrocampo avversario, sarebbe vedere in campo una sorta di 4-3-3 con la linea difensiva formata da De Silvestri, N’Koulou, Moretti e Molinaro, a centrocampo un inedito trio formato da Rincon, Baselli e Berenguer e in avanti Niang, Ljajic e Falque. Lo spagnolo prelevato quest’estate può giocare in mediana e potrebbe coprire meglio la fascia dando una grossa mano al centrocampo con Baselli che ha le qualità per impostare le azioni. Una soluzione che consentirebbe ai granata di respirare di più a centrocampo senza andare subito in affanno rispetto a giocatori di grande forza come Nainggolan e Strootman, Kolarov e De Rossi.
Sperare in una vittoria del Torino? Perché no? E’ giusto dare una possibilità ai granata, che hanno comunque giocatori di assoluta qualità. E’ vero, non gira tutto per il verso giusto, ma se si ripetessero quei 15 minuti del secondo tempo contro il Crotone dove il Toro è sembrato tornare il Toro, ma questa volta con più cattiveria nelle conclusioni, allora anche la difesa della Roma potrebbe andare in difficoltà. Tutto ciò va bene a patto che la retroguardia granata sia ben protetta dal centrocampo, se no il naufragio potrebbe essere realtà.
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