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Singo Torino-Cremonese Coppa Italia foto Nderim Kaceli
Quando si avvicina la mezzanotte di questa serata di Ferragosto, il Torino piega la resistenza della Cremonese soltanto ai rigori. Una notte lunga e complessa per i ragazzi di Ivan Juric, apparsi appesantiti e molto fallosi, oltre che poco lucidi sotto porta. Nemmeno con l'uomo in più dal 63' i granata sono riusciti a segnare, prolungando l'attesa fino alla lotteria dei calci di rigore, nella quale Milinkovic-Savic ne ha parato uno mentre Mandragora (ipnotizzato da Carnesecchi dagli 11 metri nei supplementari), Verdi, Rauti e Aina hanno firmato il 4 a 1 finale. Prossimo avversario Sampdoria o Alessandria.
PRIMO TEMPO - La bollente serata dell'Olimpico-Grande Torino si apre con gli applausi del ridotto pubblico sugli spalti proprio a Belotti. Il capitano è, tuttavia, protagonista sfortunato della prima frazione: al 40' è, difatti, costretto a uscire per un problema alla caviglia destra. Al suo posto Nicola Rauti. Per il resto, l'avvio di gara è favorevole alla Cremonese. La squadra di Pecchia prova a fare la partita, il Torino tenta di ribaltare il fronte. Al 17', però, la prima vera chance da gol è granata: Lukic recupera palla e verticalizza prontamente per Pjaca, ma il croato è macchinoso e viene rimpallato in angolo. Il Torino commette diversi errori tecnici, sia di misura sia di controllo, e fatica a tenere il pallone tra i piedi, prestando il fianco ad alcuni potenziali break dei lombardi. Non appena alzano il ritmo, comunque, i granata dimostrano di poter impensierire la Cremonese, come al 34' grazie all'inserimento di Mandragora e allo scambio con Pjaca. Le occasioni però latitano e il Torino non decolla, anzi sonnecchia fino al duplice fischio, arrivato dopo 3 minuti di recupero.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa il Torino prova a invertire il trend, ma si espone al 5' alla miglior chance da gol della serata della Cremonese: l'asse è Zanimacchia-Baez, il tiro di quest'ultimo però termina altissimo. Poi, tocca a Lukic prendere l'esterno della rete dopo un'incomprensione difensiva dei rossogrigi e all'11' è Ola Aina a sfondare sulla sinistra, impegnando Carnesecchi. Il Torino cresce anche sull'altra corsia con Singo, producendo un altro pericolo grazie alla sgroppata dell'ivoriano e alla conclusione strozzata di Pjaca. Al 18' momento chiave della partita: l'ingenuo Baez trattiene Aina e si prende un sacrosanto secondo giallo, estratto dall'arbitro Ayroldi, alle prese da qualche minuto con un infortunio muscolare. Si tratta dell'ultima decisione del fischietto di Molfetta che al 75' viene sostituito dal quarto uomo Tremolada dopo un'interruzione di una decina di minuti. Con la Cremonese in inferiorità numerica il Torino torna ad assopirsi. Juric pesca Verdi dalla panchina, poi all'82' inserisce Rincon, Segre e Vojvoda, ma l'andamento non cambia, anzi è il neoentrato Vido a spaventare il Torino. Soltanto nel 1' dei 10 minuti di recupero Verdi scalda le mani a Carnesecchi. Le parate più difficili, però, il 2000 le deve compiere su Aina al 97' e 60 secondi dopo su Mandragora. Il forcing granata nel recupero produce alcune opportunità, ma non il gol e dunque si prosegue ai supplementari.
PRIMO TEMPO SUPPLEMENTARE - Il primo a provarci è ancora Aina con il tiro a giro. I granata tengono maggiormente il pallone, la Cremonese si difende guardinga nella propria metà campo e scricchiola da dopo il 100'. Gli altri pericoli creati dal Torino sono un colpo di testa alto di Buongiorno e soprattutto un fendente a botta sicura di Aina, su passaggio di Verdi, ben parato da Carnesecchi. Al 105' l'estremo difensore è ancora ben piazzato sul tentativo di Rauti.
SECONDO TEMPO SUPPLMENTARE - Rauti su cross di Izzo scuote per primo la Cremonese, poi al 114' sterzata di Aina e fallo dell'ex granata Fiordaliso in piena area. Nemmeno dagli 11 metri il Torino passa contro Carnesecchi: il portiere lombardo, il migliore per distacco dei suoi, para il penalty, mal tirato, a Mandragora e prolunga la sfida addirittura ai calci di rigore con la Cremonese in 10 dal 63'.
RIGORI - Parte Mandragora e si rifà parzialmente: gol. Milinkovic-Savic para su Ciofani e Verdi sigla il 2 a 0 con lo scavetto. Il cucchiaio di Vido accorcia le distanze, ma Rauti incrocia e porta nelle casse del Torino il 3 a 1, che permane per l'errore di Castagnetti. Il 4 a 1 decisivo che conduce con tanta, troppa sofferenza il Torino ai sedicesimi di finale è firmato da Aina sotto la traversa.
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