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CAGLIARI, ITALY - APRIL 09: torino's coach Sinisa mihajlovic reacts during the Serie A match between Cagliari Calcio and FC Torino at Stadio Sant'Elia on April 9, 2017 in Cagliari, Italy. (Photo by Enrico Locci/Getty Images)
"Un finale di campionato volto alla programmazione e alla sperimentazione apre, com'è logico che sia, a tantissimi mondi paralleli da esplorare. Nelle otto partite che restano, Mihajlovic vorrà coprire fino in fondo le potenzialità della sua rosa anche e soprattutto in vista della stagione che verrà. E il Crotone è un passo importante sul percorso verso il nuovo Toro, poiché non si tratta certo di una partita da prendere sottogamba. Gli squali sono rinati dopo le due vittorie di fila contro Chievo e Inter, e adesso Nicola (ex granata) e tutto l'ambiente crede in un sogno salvezza che pareva irraggiungibile.
"Per questo il Torino dovrà esserci con la testa contro un avversario armato fino ai denti, e Mihajlovic è chiamato a scegliere la formula giusta per favorire l'ottavo risultato utile consecutivo casalingo. Tutto parte dal modulo, nonostante il 4-2-3-1 abbia lasciato ottime sensazioni nel match contro il Cagliari, il tecnico serbo potrebbe decidere di cambiare di nuovo e di sperimentare quel 4-3-1-2 che si è intravisto già nel secondo tempo giocato in Sardegna. A far pendere l'ago della bilancia verso quest'ultima soluzione è soprattutto l'assenza di Acquah, decisivo nel mantenere gli equilibri della mediana a due uomini (probabilmente troppo leggera con una coppia formata da due tra Baselli, Lukic e Benassi) e il desiderio di mettere alla prova uno tra Boyé e Maxi Lopez al fianco di Belotti, per fornire ai granata nuove soluzioni in fase offensiva. In quest'ultimo caso, a sacrificarsi dovrebbe essere Iago Falque, le cui caratteristiche lo estromettono dal discorso.
"Diverso il discorso in difesa, slegato dalle logiche di modulo: mentre i terzini saranno Zappacosta e Barreca, un grande punto di domanda aleggia sulla coppia centrale. Rientra Rossettini, ma il suo ritorno sul centro-destra non è automatico: Mihajlovic, infatti, potrebbe scegliere di dar fiducia alla coppia che piacevolmente impressionato nell'ultima trasferta, quella formata da Moretti a destra e Carlão a sinistra, oppure - più remotamente - dando spazio ad Ajeti, dopo un'ultima mezz'ora timidamente incoraggiante in quel del Sant'Elia.
"Pochi i punti fermi: Hart (a proposito, qui le ultime dall'Inghilterra sul suo futuro) in porta, i suddetti terzini, Baselli in mezzo al campo (con uno tra Lukic e Benassi in caso di centrocampo a due, insieme ad entrambi in caso di mediana a tre elementi), Ljajic trequartista - una volta scoperto, impossibile rinunciarvi - e il solito Belotti di punta. Una spina dorsale attorno alla quale Mihajlovic dovrà dar forma al toro giusto per dettare la legge del Grande Torino anche contro un Crotone in stato di grazia.
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