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- Redazione TORONEWS
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I granata lo scorso anno avevano tra i propri punti forti la difesa: Glik e compagni, infatti, hanno subito pochissimi gol durante la passata stagione, mentre in quest’inizio di campionato son già 4 in 3 partite le reti incassate da Padelli.
BOVO E JANSSON DA RIVEDERE - Il primo è giustamente un po’ in ritardo, il secondo è ancora acerbo: fattostà che entrambi non raggiungono la sufficienza. Il centrale numero 5 ha l’alibi di avere spesso a che fare con un osso duro come Luca Toni, ma si fa sovrastare dalla potenza del numero 9 scaligero in diverse occasioni, non marcandolo a dovere. Tuttavia, in un paio di situazioni si dimostra lucido e reattivo, e in fase d’impostazione il suo piede educato ha cercato con alterne fortune di non far rimpiangere Maksimovic. Lo svedese, invece, deve ancora crescere molto: che ci sia o no il fallo su Gomez (e probabilmente non c’era), la sua è un’ingenuità palese, e - nonostante una buona tecnica - si dimostra ancora un po’ carente dal punto di vista della personalità e della tattica di gioco.
GLIK, CUORE DI CAPITANO - Sicuramente in crescita rispetto alle prime due gare, anche contro il Verona il centrale non è però ancora parso ai livelli dello scorso anno. Il suo tempismo e la sua grinta non sono calati, ma forse dal punto di vista fisico deve ancora carburare. Si alterna con Bovo nella marcatura su Toni, anche se alla fine il gol di testa viene segnato dal più basso degli avversari, quel Juanito Gomez che forse nessuno si aspettava.
MOLINARO E PERES - Da grandissimo professionista quale è, Molinaro si sacrifica con dedizione nel ruolo di centrale sinistro ad inizio partita, non sfigurando e tenendo bene la posizione. Per larghi tratti del match si dimostra il più in palla, e pur non disponendo della tecnica di molti suoi compagni, è uno dei pochi a non mollare e a creare qualche insidia nella metacampo scaligera. Il brasiliano, invece, non si vede quasi mai: poco incisivo in fase offesniva - che di solito è il suo forte - e costantemente poco presente in quella difesniva, la sua è una prestazione da rivedere. Può fare la differenza, e lo ha già dimostrato.
Le tante assenze spiegano ma non giustificano del tutto lo sbandamento dei granata, che dovranno imparare a fare di necessità virtù, perché il campionato è solo all'inizio, e le insidie della sfortuna - come abbiamo visto - sono sempre dietro l'angolo.
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