Alcune volte serve una spinta per ritrovarsi, un'iniezione di fiducia che non può che arrivare dall'allenatore. Così il difensore del Torino Koffi Djidji ha dato prova di poter essere ancora una valida soluzione tra le mani di Juric nel corso di queste partite. Il difensore francese troverà ancora spazio nelle prossime partite, anche perchè il Toro dovrà ancora affrontare il turno infrasettimanale con la Lazio e poi il match di lunedì a Venezia, cosa che spingerà il tecnico granata a dare ampio respiro alla lunga rosa che si ritrova a disposizione.
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Torino, Djidji si è ritrovato: a fari spenti ha conquistato la fiducia di Juric
Il difensore granata ha dimostrato a Reggio Emilia di poter essere affidabile: per il tecnico è una soluzione valida
CONVINCENTE - Nello specifico, Djidji si è preso il posto da titolare nel Torino sin da inizio stagione, scalzando uno come Izzo, che sembrava un titolare designato della gestione Juric. Lo ha perso solo contro la Salernitana, match abbordabile che per Juric è stato l'occasione per dare spazio al nuovo arrivato Zima e che tra l'altro era arrivato il giorno dopo la frattura al naso rimediata da Djidji in allenamento. Koffi, tuttavia, si è ripreso subito il posto contro il Sassuolo, in partita tutt'altro che semplice, visto l'attacco dei neroverdi che schierava tre giocatori della Nazionale (Raspadori, Scamacca, Berardi). Djidji ha risposto in maniera estremamente convincente, dimostrando di essere ancora un difensore su cui puntare nel corso della stagione, a dispetto di ciò che si pensava al suo rientro dal prestito a Crotone.
SFIDA - Insomma, Djidji era sottovalutato da molti, ma a fari spenti si sta ritagliando uno spazio importante. Contro il Sassuolo si è rivisto quel giocatore che aveva convinto Mazzarri a farne un quasi-titolare durante la stagione 2018/2019. Poi, come tutta la squadra, ha subito un netto calo di rendimento nella stagione successiva. Ma ora può essere una valida scelta per il tecnico granata. Allo stesso tempo sia Izzo che Zima dovranno lavorare ancora meglio per riuscire a scalzare Djidji dal suo ruolo. Non sarà facile, ma potrà essere una sfida interna che valorizza il reparto difensivo granata, creando una sana competizione e traducendosi in un rendimento migliore del reparto rispetto a quello, deficitario, degli ultimi due anni.
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